Garra e Cazzimma – Mathias Olivera

Urla, sangue agli occhi, voglia di spaccare il mondo: Garra e Cazzimma.

Il ritratto di un leader silenzioso, di cui poco si parla ma che rappresenta l’emblema di un Napoli gratificato dalle vittorie sofferte, strappate sudando fino ad oltre il 90º.

Sangue latino. Perfetta fusione con lo spirito partenopeo. Profilo su misura per il gioco spietato e cinico di Conte. Sorriso da killer sulle labbra se in campo si entra per soffrire.

Ha sofferto, Mati, quando in molti lo hanno etichettato non all’altezza di sostituire Mario Rui al suo primo anno a Napoli.

Ha sofferto, Mati, quando il suo gol alla Salernitana non è valso lo Scudetto agli azzurri, cortesia di Dia.

Ha sofferto, Mati, ad essere sempre etichettato come il peggiore in campo lo scorso anno, ad essere chiamato riserva già solo dopo le prime fiammate di Spinazzola in ritiro.

Garra e Cazzimma: Mathias Olivera
Mathias Olivera – (LaPresse)

La verità però è un’altra, perché è dura abbattere chi dalla sofferenza trae piacere. Chi sente l’adrenalina salire in corpo dopo ogni calcione subito sullo stinco o chi si esalta stringendo i denti per portare a casa una vittoria strappata di misura.

Il migliore contro il Como, il migliore contro il Lecce, l’arma in più ad Empoli. In pochi se ne sono accorti, ma è tutto così perfettamente in linea per chi dei complimenti non sa proprio cosa farsene.

Urla, sangue agli occhi, voglia di spaccare il mondo. Garra e Cazzimma: tutto questo è Mathias Olivera. Tutto questo è ciò per cui da sempre vive un tifoso del Napoli

Mario Reccia

Last Updated on 27 Ott 2024 – 13:30 by Mario Reccia

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