A stessa domanda, due risposte differenti: Kvaratskhelia e Meret parlano dello Scudetto, ma le versioni non coincidono
Kvaratskhelia e Meret si sono resi protagonisti a fine partita davanti ai microfoni di DAZN per commentare il successo del Napoli sul Milan, ma le loro risposte sono state praticamente diverse sullo stesso tema.
Infatti, i due calciatori hanno commentato la vittoria e soprattutto il momento d’oro che sta vivendo la squadra. Impossibile non toccare l’argomento più caldo: la lotta Scudetto. Già Antonio Conte ha detto a fine partita di voler “restare umili”. L’entusiasmo della piazza è coinvolgente, ma c’è ancora molto da fare per poter pensare al quarto titolo nazionale. Oltretutto, il mister sottolinea che l’obiettivo stagionale è un altro: conquistare un posto in Europa. Allo stesso tempo, Conte non dribbla le domande “scomode” sullo Scudetto: “Qui nessuno gioca a nascondino”.
Chi prova a seguire le stesse orme del mister è Alex Meret, molto cauto nell’uscita ai microfoni, così come nell’area di rigore: “Sappiamo che stiamo facendo bene, ma è presto per parlare di Scudetto – afferma a DAZN – Dobbiamo lavorare come stiamo facendo e pensare partita dopo partita”. Ma l’attaccante georgiano è molto più diretto e quasi va in controtendenza.
Interpellato da Diletta Leotta a fine partita, Kvara commenta la gioia per aver segnato per la prima volta a San Siro: “Sono molto contento per il gol, aspettavo questo momento ed è una felicità che condivido con tutta la squadra”.
Successivamente, alla domanda sull’obiettivo Scudetto, il numero 77 azzurro è molto schietto (anche poco scaramantico): “Certo che ci crediamo – si fa portavoce del gruppo – Possiamo vincerlo ancora una volta, dobbiamo continuare a lavorare duramente”. Kvaratskhelia si sbilancia molto più di Meret, che è rimasto sulla linea di Antonio Conte. Protettivo e dal basso profilo. Alla decima giornata è ancora presto per poter stabilire se il Tricolore può essere davvero un obiettivo raggiungibile o solo un sogno da accarezzare. E se non dovesse arrivare, la delusione sarebbe maggiore a fine anno. Kvara, invece, è più imprudente e fa parlare la pancia. D’altronde, con 8 vittorie in 10 partite è difficile credere alla versione che nello spogliatoio azzurro non si parli di Scudetto.
Articolo modificato 30 Ott 2024 - 00:36