Conte e quel retroscena a Verona, parole dure nello spogliatoio: “Stagione da schifo”

Emerge un retroscena di quello che è avvenuto ad agosto nello spogliatoio durante Verona-Napoli: le parole durissime usate da Conte

Un inizio di campionato scioccante. Questo ha vissuto il Napoli nella trasferta di Verona alla prima giornata. Per molti è stata la 39a dello scorso campionato. Un incubo mai finito, che invece, fortunatamente, ha vissuto la sua ultima tappa proprio in casa dell’Hellas. Al Bentegodi è andato in scena l’ultimo atto di una tragedia che neanche Shakespeare con Romeo e Giuletta avrebbe immaginato.

Il 3-0 subito in quel secondo tempo da incubo è stato propedeutico per il Napoli. Una salvezza, che ha mostrato ancora le evidenti lacune tecniche della squadra, ma soprattutto la condizione mentale di un gruppo crollato dopo lo scudetto dell’annata 2022-23. La gestione scellerata dello scorso anno con Garcia, Mazzarri e Calzona aveva lasciato degli strascichi pericolosissimi.

Conte, parole durissime a Verona: così ha risvegliato la squadra

Quella clamorosa batosta di metà agosto ha fatto capire alla società che bisognava accelerare sul mercato ed ecco quindi Lukaku, Neres, McTominay e Gilmour. Ma la qualità dei giocatori dal punto di vista tecnico non bastava. Serviva una scossa, un elettroshock e solo un allenatore come Antonio Conte poteva darlo ad un gruppo allo sbando, spento e confuso.

Conte Verona Napoli
Antonio Conte durante Verona-Napoli (LaPresse) – SpazioNapoli.it

Quest’oggi Il Mattino ha pubblicato sulle proprie pagine un retroscena inedito di quello che avrebbe urlato Antonio Conte all’interno dello spogliatoio al termine della partita contro il Verona. Una volta rientrati dal campo, il tecnico leccese, che davanti alle telecamere si assunse tutte le responsabilità della disfatta, chiedendo scusa, sbroccò con i calciatori.

“Vi rendete conto che non avete fame dopo un decimo posto e una stagione da schifo? Ma come è possibile?”

Parole durissime che scossero l’orgoglio di alcuni giocatori, molti dei quali anche veterani e vincitori dello scudetto appena due anni prima. Da quella notte è incominciata la risalita degli azzurri. Una rinascita soprattutto a livello mentale, con una squadra che ora è stata completamente travolta dalla mentalità “contiana”. Tutti lottano e remano nella stessa direzione e si butterebbero nel fuoco per il loro allenatore, dopo appena 2 mesi.

E’ anche e soprattutto per questo che il Napoli è in testa alla classifica dopo 10 giornate e questa abnegazione dovrà essere mantenuta con costanza per tutto l’anno se si vorrà compiere un’impresa storica come quella di vincere il quarto scudetto, il secondo in 3 anni e dopo un terribile decimo posto.

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