Alex Meret è intervenuto a Radio CRC, radio partner della SSC Napoli, durante la trasmissione “A Pranzo con Chiariello”.
Meret ha rilasciato un’intervista a Radio CRC e ha toccato diversi temi, dalla vittoria contro il Milan alle prossime gare, dal suo futuro a fine carriera al suo portiere preferito.
Nel match contro i rossoneri, Meret è stato impegnato in una difficile parata in uscita bassa su Musah: “Sono interventi difficili e rischiosi, bisogna calcolare bene il tempo e le distanze. Sullo stop lui si è allungato palla e ho deciso di chiuderlo in uscita bassa ed è andata bene, mi ha colpito sul piede e abbiamo sbrogliato una situazione che poteva esser pericolosa – spiega il portierone del Napoli – Sono situazioni sulle quali si lavora anche in settimana”.
Non mancano analisi sulla costruzione dal basso: “Se fatta bene penso possa portare vantaggi e situazioni importanti con occasioni molto pericolose. Ci sta che per un errore tecnico o per movimento sbagliato si possa perdere la palla, ma la cosa importante è esser subito pronti a riaggredire come facciamo in ogni occasione. Noi ci proviamo, poi il rischio non deve essere mai troppo alto”. Nel corso degli anni in azzurro, Alex è stato spesso criticato per la comunicazione con la difesa. Ecco le sue parole a riguardo: “Sicuramente devono essere comunicazioni breve e dirette. Giocare davanti a 50/60mila persone difficile anche sentirsi. Le comunicazioni principali sono legate a seguire i tagli, seguire un uomo, di scivolare. Ma anche se sono soli o marcati, classico richiamo che si fa. Devo tenerli sempre svegli sulle possibili occasioni che l’avversario può creare soprattutto su quello che io posso vedere in anticipo. Questo vale per i centrali ma anche per i compagni che ne hanno bisogno”
Meret sul futuro: “Non farò l’allenatore”. E carica Napoli
Le prestazioni di Politano stanno stupendo tutti, persino Alex Meret: “Sta facendo un ruolo che non gli avevo mai visto fare. È un giocatore di grande resistenza, ma ci sta mettendo anche una grandissima disponibilità e attenzione. Fa un ruolo più faticoso, ma per noi è importantissimo perché ci dà una grande mano sull’esterno e con Giovanni Di Lorenzo possiamo chiudere meglio dentro l’area. Ci aiuta tantissimo anche in fase offensiva e dobbiamo sfruttare al massimo le sue caratteristiche”.
Il Napoli è anche la miglior difesa del campionato dopo le prime dieci giornate. Il segreto? Ecco qual è secondo il numero uno azzurro: “Lavoro di squadra, i centrocampisti che chiudono le linee di passaggio, i difensori a darsi le coperture giuste e in area c’è una grande attenzione a chiudere sull’uomo, tutti si sacrificano a 100 all’ora”.
Domenica al Maradona si presenta l’Atalanta: “Domani guarderemo i video e il mister, come in ogni partita, la preparerà al meglio. Lavoreremo su uscite, pressioni e come cercare di sfruttare noi il nostro gioco e come provare a limitarli. Il mister cura ogni dettaglio e dobbiamo seguire quello che ci dirà. Ci potrà aiutare la grande intensità espressa già contro il Milan: è un fattore fisico che i ragazzi dal ritiro stanno correndo veramente tanto. Conte li mette sotto pressione, fanno un gran lavoro. C’è sempre voglia di sacrificarsi per il compagno, si fa una corsa in più e questo poi, alla lunga, aiuta. Correre di più è una cosa positiva: fisicamente stiamo bene”.
Poi Meret torna sulla vittoria contro il Milan: “Un test importante, affrontavamo una grande squadra, arrivando da un momento di fiducia. Questa vittoria ce ne lascia altra ancora per continuare il nostro percorso. Vogliamo vincerle tutte e poi vedremo”. Infine, una battuta sul futuro e sul miglior portiere: “So che non farò l’allenatore quando finirò la mia carriera! Penso che Courtois sia il migliore, come lui ce ne sono tanti e provo a rubare il meglio da ognuno per crescere”.