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Rassegna Stampa

Muore sparato a 19 anni: giocava a Napoli come portiere in Eccellenza. Addio a Santo Romano

Santo Romano, giovane napoletano di 19 anni è morto a San Sebastiano al Vesuvio dopo un colpo di pistola al petto: giocava come portiere in Eccellenza

Ancora una vittima giovanissima, ancora per un proiettile fatale. Sono trascorsi pochissimi giorni dalla morte di Emanuele Tufano, 15enne incensurato della Sanità, ucciso a colpi di pistola nei pressi di Corso Umberto I a Napoli. Neanche il tempo di piangerlo e un’altra vita si è spenta questa notte. Si chiamava Santo Romano il 19enne ucciso in piazza Raffaele Capasso, a San Sebastiano al Vesuvio in provincia di Napoli.

Dalle primissime ricostruzioni, Santo, che era incensurato, sarebbe stato colpito da un proiettile. Le dinamiche, però, sono ancora tutte da verificare. Una prima versione riferiva di una lite da gruppi di giovani, ma con il passare delle ore sono emerse novità ancora più angoscianti.  Il 19enne era residente a Casoria ma nato ad Acerra, e sarebbe stato colpito in pieno petto. Poco dopo il suo arrivo all’Ospedale del Mare, purtroppo, è deceduto.

Santo Romano morto a 19 anni per uno sparo: giocava in Eccellenza

Il giovanissimo giocava come portiere nell’Asd Micri, squadra che milita nel campionato di Eccellenza. Uno shock, chiaramente, per tutti i compagni di squadra e per la società. Insieme a Santo è stato ferito un altro ragazzo di 19 anni, al gomito. Anche lui incensurato, non è in pericolo di vita. Sarà, ovviamente, un testimone cruciale per ricostruire la vicenda.

Il messaggio d’addio a Santo Romano (Facebook)

Dai primissimi accertamenti, sembrava che gli spari fossero arrivati al culmine di una lite tra gruppi di giovani. Ma la dinamica dei fatti sarebbe tutta da verificare. Nuove testimonianze, infatti, riporterebbero di un pestone involontario dato da Santo ad un altro ragazzo, il quale avrebbe fatto fuoco contro il giovane.

Morto per aver sporcato una scarpa. Questo emergerebbe in queste ultime ore. Le indagini, però, sono in corso e sono in ascolto anche le prime testimonianze, oltre che l’acquisizione degli impianti di video sorveglianza pubblica e privata per cercare di ricostruire la dinamica precisa  dell’ennesimo tristissimo delitto che ha portato all’epilogo più amaro.

Su Facebook, intanto, è arrivato anche il messaggio straziante della squadra nella quale militava:

“Una notizia tragica, una notizia che ti scuote e ti travolge come se fossimo stati catapultati in un incubo. Un figlio Micri, un amico leale e sempre disponibile, un ragazzo buono da esempio per tutti: dai suoi compagni di squadra a tutte le persone che lo conoscevano. La sua pelle e il suo cuore da sempre hanno vestito i nostri colori. Sei stato esempio di vita e coraggio.
Ricorderemo per sempre l’amore e la passione che ci hai donato in tutti questi anni trascorsi insieme. Vogliamo pensare che hai voluto darci un ulteriore insegnamento. Nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita.  È stato un onore averti nella nostra famiglia e lasci un dolore e un vuoto incolmabile. Ciao Santino… continueremo a volerti bene”.

Articolo modificato 2 Nov 2024 - 12:08

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Scritto da
Claudio Mancini