Le pagelle di Napoli-Atalanta mostrano un quadro impietoso sulle prestazioni di alcuni singoli dopo la terribile disfatta del Maradona
E’ stata una giornata storta quella vissuta dal Napoli al Maradona contro l’Atalanta. Il 3-0 incassato davanti ai propri tifosi ha riportato squadra e tifosi con i piedi per terra dopo il successo di San Siro di martedì scorso. C’è ancora tantissimo da lavorare, specie contro squadre così europee come la Dea, che giocano un calcio bello e propositivo.
Sono bastati 3 tiri in porta, in un cinismo devastante da parte degli uomini offensivi del Gasp. Che si trattasse di Lookman partito dall’inizio, o di Retegui subentrato solo nei minuti finali. Un divario troppo ampio rispetto a quanto mostrato in campo dal Napoli, che ha perso completamente la verve dei giorni migliori e lo spirito che Antonio Conte ha impresso in questo inizio di stagione.
Dopo una sconfitta, purtroppo, è ancora più facile mettere in luce tutti quelli che sono i difetti di una squadra. Nella partita contro l’Atalanta gli errori sono stati tanti, troppi. Da quelli difensivi a quelli di proposta offensiva, fino ai limiti mentali di un gruppo che non ha saputo reagire ed è sparito dal campo. Decisivi anche gli sbagli individuali, che hanno condizionato la gara.
Sono volate le insufficienze anche per i maggiori quotidiani sportivi e non solo. Si è partiti dal 5 a Meret. Voto uguale per tutti, a causa delle responsabilità sul secondo gol incassato e sul rilancio sbagliato che ha portato all’azione del 3-0. Dopo un ottimo inizio di stagione, è incappato nella partita pessima. Malissimo anche Di Lorenzo, il peggiore per la Gazzetta dello Sport, che rifila un 4.5. Lo stesso voto per Il Mattino e per il Corriere dello Sport: “Lookman è un incubo”. Niente di più vero.
Durissimi i voti anche nei confronti di Gilmour da 4.5 per il Corriere, la Gazzetta ed Il Mattino. Perde completamente il duello con De Roon ed Ederson a centrocampo. Anche Olivera oscilla tra il 4.5 ed il 5 per l’errore di testa sul primo gol e per il miss match con De Ketelaere per la seconda rete. Bocciato infine Romelu Lukaku, che si vede sventolare anche un 4 dal Mattino: “Il nulla. Zero. Non è 3 solo perché qualche calcio lo prende e un po’ si sbatte inutilmente. Hien lo costringe a giocare costantemente spalle alla porta. Un fantasma che non incide mai, irritante per la sua incapacità di capire in che tipo di gara si è calato. A 31 anni non c’è bisogno dell’allenatore per capire le cose da fare per rompere la catena”.