Antonio Conte presenta Inter-Napoli in conferenza stampa a due giorni dal big match della 12a giornata di Serie A
Dopo la sconfitta contro l’Atalanta, il Napoli torna in campo e sfida l’Inter a San Siro. Solo pochi giorni fa a Milano ha battuto i rossoneri, ma ora il livello si alza e Antonio Conte prepara la gara con i Campioni d’Italia in carica. Le parole di mister Conte in conferenza stampa da Castel Volturno.
L’effetto di incontrare l’Inter – “Tornare dove si è lavorato duramente fa un certo effetto. Si tratta di un carico di emozioni, perché torni indietro nel tempo. E ti riaffiorano alla mente tanti episodi e situazioni. Sono stati due anni felici all’Inter, con finale di Europa League e vittoria dello Scudetto. Bellissima esperienza che porto dentro di me, come tutte quelle passate, perché le ho sempre vissute al massimo”.
Sulle parole di Aurelio De Laurentiis: “Non ho letto quello che ha scritto il presidente e non commento. L’ho visto la settimana scorsa. Io sono al di sotto di lui e penso che un allenatore non debba commentare le opinioni di un presidente”.
Sul peso dei tre punti: “Sono tre punti importanti per il Napoli e per l’Inter. Inevitabile che affrontiamo una squadra che oggi è la squadra più forte. Va dato merito a tutti, dirigenti e calciatori, perché hanno fatto una crescita esponenziale. Non andremo a San Siro per sventolare bandiera bianca prima ancora di giocare la partita. Stiamo preparando la partita, c’è l’ambizione di giocarcela. Non lasciamo i tre punti prima ancora di scendere in campo. E’ un test importante perché ci misuriamo con la migliore del campionato. Non dimentichiamo che siamo primi in classifica. L’obiettivo è quello di restare in vetta al termine di questa partita”.
Sulle condizioni di Lukaku: “La crescita di Romelu Lukaku dipende dalla squadra. Il singolo non sposta i valori della squadra. La squadra è alla base di tutto. I singoli devono essere esaltati. Il connubio di queste due cose ci deve portare ad essere una squadra forte”
Lobotka: “Le sue qualità le conosciamo tutti. Inutile sottolineare il suo valore. Gilmour ha fatto molto bene in queste partite. Non mi sentirete mai lamentarmi perché mi manca questo o quello. Abbiamo una rosa che abbiamo formato nel limite del possibile. Ho fiducia in tutti i calciatori. Lobotka ha recuperato ed è a disposizione. Se partirà dal primo minuto o a gara in corso, è tutto da valutare”.
Sulla settimana dopo la sconfitta contro l’Atalanta: “La settimana è stata molto tranquilla, i ragazzi hanno sempre grande spirito e grande voglia di misurarsi e di allenarsi per migliorare. Attraverso l’allenamento e le partite, i calciatori sanno che ci sarà un miglioramento”
Il prossimo step da migliorare: “Dobbiamo migliorare su tutto. Ogni singolo giorno e ogni settimana lavoriamo su tutti gli aspetti. E quindi cercheremo di migliorare su tutte le situazioni. Migliorare da primi in classifica significa ricercare l’eccellenza e noi vogliamo proprio questo”
Cosa aspettarsi da Inter-Napoli: “Mi aspetto di giocarmi la partita, magari con più qualità in fase di conclusione. E magari più forti nei duelli. Stiamo cercando di migliorare quest’aspetto”
Sulla ricostruzione del Napoli, riferita anche al centro sportivo e allo stadio di proprietà: “Abbiamo intrapreso un percorso che prevede diversi step. Bisogna dare tempo affinché questi step raggiungano i traguardi posti durante il cammino, per ritornare a quella forte ambizione di competere con le solite note. Non è che dall’oggi al domani escono centro sportivo e stadio. Ci vuole tempo. E mi accorgo anche che non c’è. Non vedo questa pazienza di aspettare da parte vostra (riferito ai giornalisti in sala). Ma il centro sportivo non posso costruirlo io (ride ndr). Ci vogliono tante cose. Non so tra due, tre, cinque, sette anni, sarà importante ripartire. Napoli è una piazza impaziente da questo punto di vista”.
Sull’assenza di difensori per attaccanti brevilinei: “Non è mai un discorso di singoli, ma di squadra. Se un attaccante è veloce e lo metti contro uno grande o piccolo…se è forte e ti salta devi mettere in condizione di non lasciargli quella situazione”