Luca Marelli interviene in diretta esclusiva ai microfoni di SpazioNapoli Talk: la verità sul contatto Anguissa-Dumfries.
Tante, troppe polemiche negli ultimi giorni. Tutta “colpa” di Antonio Conte e del suo sfogo su DAZN, quando ha commentato le immagini con l’esperto moviolista.
Proprio Luca Marelli è intervenuto ai nostri canali per fare chiarezza sul momento difficile che sta attraversando la classe arbitrale italiana: “Si stanno fischiando un po’ troppi rigorini. Mi sono sempre battuto contro questi rigori molto leggeri. Tra l’altro ho inventato proprio io questo termine. È stato fischiato qualche rigorino di troppo finora, bisogna lavorare su questo. Vi assicuro che non è facile. Anche Collina, Paparesta, Rosetti, i migliori arbitri degli ultimi 20 anni, sarebbero in difficoltà oggi. Ci sono migliaia di trasmissioni e le polemiche sono amplificate. La tecnologie continuerà ad avanzare, ma l’essere umano no. E’ una lotta impari: la tecnologia può migliorare nel giro di pochi anni, l’uomo per aumentare il funzionamento del cervello dell’1% ha bisogno di 100 anni”.
Poi prosegue e risponde ad una provocazione: “Più rigorino quello su Politano ad Empoli o Dumfries in Inter-Napoli? Sono entrambi due rigorini – conferma Luca Marelli – Non devono essere fischiati. Il protocollo ci dice che se un arbitro decide per un calcio di rigore quando vede un contatto, il VAR non può intervenire”.
Sul challenge, o detto VAR a chiamata, si espone: “L’instant replay sarebbe la scelta più giusta perché diventerebbe uno strumento a favore del gioco. E finalmente gli allenatori si renderebbero conto di quanto è difficile arbitrare. Perché non è stato adottato ancora? Ci vuole tempo. Stiamo solo all’ottavo anno di VAR”.
E alle cospirazioni su presunte liti interne e dispetti tra chi è in campo e in sala VAR, Marelli risponde: “Se un arbitro in campo sbaglia, viene sospeso e perde soldi. Se un ufficiale in sala VAR sbaglia, viene sospeso e perde soldi”. Poi aggiunge un particolare sul lavoro nella saletta di Lissone, dove gli arbitri osservano 25 telecamere ogni secondo per aiutare il direttore di gara in campo: “Su una partita di novanta minuti bisogna essere concentrati sempre, perché può succedere di tutto. Si esce stralunati dopo una partita”.
In merito al rigore non fischiato all’Udinese nell’ultimo incontro con l’Atalanta, in cui è scoppiata la polemica da parte del club bianconero, il moviolista di DAZN ha confessato: “In campo quel tocco di braccio di Hien non si vede mai. Se l’arbitro è nella posizione giusta, quell’episodio è invisibile. Quello che è più grave, che non si può accettare, è che Avar e VAR non si accorgono che il movimento di braccio del difensore è volontario. Ma bisogna considerare che l’essere umano è fallibile. Dobbiamo semplicemente accettare che si sbaglia in campo e anche in sala Var”.
Articolo modificato 13 Nov 2024 - 11:56