Neres, il retroscena sulla banda sconvolge tutti: uno degli arrestati aveva già rapinato un ex azzurro

Arrivano ulteriori dettagli in merito alla vicenda legata al furto dell’orologio a David Neres: tra i fermati, ci sarebbe un malvivente che avrebbe confessato di aver rapinato un altro ex azzurro.

Tutto pianificato nei minimi dettagli, ma ciò non è bastato per sfuggire agli inquirenti: quest’oggi il fermo dei tre malviventi ha messo la parola fine al caso legato alla rapina ai danni di David Neres, che dopo Napoli – Parma era stato derubato del suo orologio. Stando a quanto si apprende da Rai News, i tre malviventi in questione erano rapinatori esperti e specializzati in questo tipo di crimine.

Già due settimane prima della rapina avvenuta ai danni del giocatore brasiliano, i tre avevano provato già un colpo a Rimini, subìto però per un controllo da parte della Polizia. A dimostrare anche la reiterazione del tutto sarebbe anche un’intercettazione, nella quale uno dei tre malviventi si vanta di aver rapinato l’orologio a Juan Camilo Zuniga, ex terzino della SSC Napoli, nel 2014.

Rapina Neres, la ricostruzione dell’accaduto

La versione online di Rai News svela i dettagli di tutta l’operazione che ha portato, nelle scorse ore, all’arresto dei tre malviventi che, nella notte dopo la sfida tra il Napoli e il Parma, hanno rapinato David Neres.

Rapina David Neres, uno dei tre malviventi si vanta di aver rapinato in passato Zuniga
Rapina David Neres, uno dei tre malviventi si vanta di aver rapinato in passato Zuniga – La Presse – spazionapoli.it

“Si tratta di Gianluca Cuomo, Giuseppe Vitale e Giuseppe Vecchione, pregiudicati del rione Lauro di Fuorigrotta, tra i 24 e i 34 anni”, si legge dalla medesima fonte. “I tre affiancano il pullmino in via Nino Bixio, infrangono il finestrino, immobilizzano l’autista e puntano una pistola contro il calciatore minacciandolo in inglese e costringendolo a consegnare l’orologio”, ha poi aggiunto Rai News. D’altronde, le immagini rese note dalle forze dell’ordine in mattinata confermano tale dinamica.

I rapinatori erano riusciti anche a svestirsi, grazie alla complicità di due dipendenti Asìa (uno dei due è il padre di uno dei tre malviventi, ndr), ma i tre sono stati incastrati comunque dalle telecamere di videosorveglianza e dalle varie intercettazioni. “Qua prendiamo 120-130 mila euro”, esultano mezz’ora dopo il colpo, mentre valutano l’orologio rubato ai danni del giocatore della SSC Napoli. “Sono questi, insieme alla reazione che hanno quando una testimone della rapina li indica come responsabili e la notizia esce sugli organi di informazione, gli elementi dirimenti che hanno portato gli inquirenti, indagine affidata ai carabinieri del nucleo investigativo, a chiudere il cerchio e ad arrestare i tre”, scrive sempre Rai News a tal riguardo.

Di seguito, le immagini rese note dalle forze dell’ordine nelle scorse ore:

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