L’ex star del campionato italiano si è espresso, senza troppi filtri, sulla situazione Lukaku e sul duello per lo scudetto tra Inter e Napoli
Il campionato sta per ricominciare e Napoli e Inter vogliono continuare ad essere protagoniste di una sfida scudetto senza esclusione di colpi. Gli azzurri, forti del loro primato in classifica, continuano a lavorare per mantenere alta la concentrazione, mentre i nerazzurri, con una rosa di grande qualità e esperienza, sono pronti a fare il salto decisivo per riconquistare la vetta.
Una delle domande che divide i tifosi riguarda l’attacco delle due squadre: chi, tra i bomber delle due formazioni, è realmente in grado di fare la differenza nella corsa al titolo? Una riflessione è arrivata da un ex grande attaccante, che ha analizzato il divario tra due dei principali protagonisti della stagione.
Parliamo di Hernán Crespo, ex bomber nerazzurro e oggi allenatore, che ha condiviso alla Gazzetta dello Sport le sue riflessioni sulla stagione interista in rincorsa al Napoli, analizzando il ruolo cruciale dei due centravanti titolari dei due club. Secondo Crespo, l’Inter è ancora la candidata numero uno per lo scudetto. “Lautaro garantisce i gol, Thuram è la spalla ideale, e il gioco di Simone Inzaghi è perfetto per valorizzare le qualità dei giocatori. L’Inter, in Italia, è la squadra più completa e più esperta.”
Un giudizio netto, che non lascia spazio a dubbi sul livello di maturità raggiunto dai nerazzurri. Sebbene al momento sia il Napoli a guidare la classifica, Crespo invita alla prudenza: “I conti si fanno in primavera. Il Napoli è avvantaggiato perché non ha gli impegni internazionali, ma l’Inter ha una rosa più profonda e saprà allungare.”
E quando gli si chiede se sia più difficile fermare Lautaro o Lukaku, l’ex Parma è lapidario: “Lautaro ha più qualità, è completo. Lukaku si basa solo sulla potenza, ma Lautaro è rapido, tecnico, e ha un’intelligenza calcistica superiore. Chiedete ai difensori chi preferiscono marcare…”.
Il capitano nerazzurro viene descritto da Crespo come un giocatore unico: “È un mix di alcuni grandi argentini. In area è micidiale come Aguero, mentre in acrobazia rivedo qualcosa di me stesso, anche se deve ancora migliorare nei tocchi di tacco.” Con queste parole, lo storico goleador non solo elogia l’Inter e il suo capitano, ma alza l’asticella delle aspettative. Il messaggio è chiaro: Lautaro e l’Inter non vogliono essere secondi a nessuno.
Articolo modificato 21 Nov 2024 - 12:30