La Gazzetta dello Sport svela la decisione dell’AIA sull’arbitro Massa dopo i mancati cartellini a Lukaku in Napoli-Roma.
La gara contro la Roma era fondamentale per il Napoli per riuscire a mantenere la vetta della classifica in una giornata in cui quasi tutte le proprie rivali per il primo posto avevano vinto. Una partita che nascondeva molte inside nonostante il cattivo momento dei giallorossi, che vedevano il ritorno in panchina di Claudio Ranieri, terzo allenatore stagionale del club.
Il match ha portato però, ancora una volta, anche polemiche arbitrali. Il Napoli aveva lasciato il campionato prima della sosta proprio con proteste al riguardo, con l’invettiva dell’allenatore Conte contro il sistema VAR, che non era intervenuto nella gara contro l’Inter per rimuovere un rigore che non c’era a favore dei nerazzurri (poi sbagliato da Calahanoglu). Contro la Roma, invece, le proteste sono state avversarie per un mancato doppio giallo a Romelu Lukaku. L’attaccante belga del Napoli, in ogni caso, non ha ricevuto il cartellino giallo in nessuna delle due occasioni contestate (un intervento duro su Celik e una scivolata che ha finito per travolgere il portiere avversario Svilar).
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la gestioen dei cartellini avuta dall’arbitro della gara Massa non sarebbe piaciuta davvero a nessuno. Potrebbe essere non un caso quindi che la sensazione che viene dall’AIA è che l’arbitro salterà probabilmente la prossima gara di Serie A, nella quale verrà impiegato molto probabilmente in veste di Var o Quarto Uomo. Potrebbe anche trattarsi di un normalissimo “turnover” fra arbitri, ma il sospetto è lecito.
Il campionato del Napoli continua quindi a proseguire sulla scia delle polemiche arbitrali. L’origine delle polemiche fu il rigore assegnato agli azzurri per il fallo di Anjorin su Politano ad Empoli, per molti ritenuto non sussistente. In realtà, tanti sono stati anche gli episodi contrari agli azzurri, prima ancora dell’invettiva di Conte per l’ingiusto penalty assegnato all’Inter nell’incrocio di San Siro per il tocco di Anguissa su Dumfries. Basti ricordare, ad esempio, il “placcaggio” effettuato da Dorgu su Politano nella gara contro il Lecde (giornata successiva a quella di Empoli) o anche la spinta su Kvaratskhelia in Napoli-Como e il pestone su Di Lorenzo in Napoli-Monza (anch’essi forse da calcio di rigore).
Il VAR, insomma, è uno strumento che non ha placato affatto le polemiche che, probabilmente, proseguiranno sino a fine campionato.
Articolo modificato 26 Nov 2024 - 20:10