In casa Napoli c’è un vero e proprio enigma da risolvere: a parlarne è un’ex giocatore azzurro intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio.
La vittoria contro la Roma ha dato una nuova iniezione di fiducia in casa Napoli. Gli azzurri hanno battuto di misura la squadra di Claudio Ranieri grazie alla rete di Lukaku che di fatto ha deciso la partita. Un match che ha visto ancora una volta i partenopei non brillare sotto il punto di vista del gioco, ma al tempo stesso sono arrivati tre punti grazie al cinismo di una squadra che ha imparato a vincere pur non giocando un calcio brillante.
Antonio Conte non vuole perdere terreno, e questo spinge ovviamente l’allenatore a puntare tutto su una struttura tattica che consenta alla squadra di arrivare al risultato pur non dando spettacolo, e questo è una chiave di lettura ormai chiara.
Caso del weekend è stato di sicuro Kvaratskhelia, il cambio e il disappunto non plateale ma tangibile da parte del numero 77 georgiano. Conte sa bene di poter contare su un reparto attaccanti molto valido, e sta cercando di avvalersi di tutti gli elementi a disposizione per raggiungere l’obiettivo.
Napoli, il caso Raspadori: ne parla l’ex azzurro Magoni
C’è, però, chi sta giocando veramente poco pur avendo delle qualità innegabili. Giacomo Raspadori fino a questo momento ha giocato 383′ minuti tra campionato e Coppa Italia, pur avendo cominciato l’avventura con Antonio Conte spesso andando ad occupare il posto di Romelu Lukaku.
Ma cosa sta succedendo all’ex Sassuolo? Ha provato a rispondere Oscar Magoni, uno che la maglia del Napoli l’ha indossata e conosce bene l’ambiente partenopeo: “Un enigma, direi. È una riserva nel Napoli, complice la confusione tattica che lo riguarda. Ma è spesso titolare nell’Italia…”, ha detto Magoni ai microfoni di ‘1 Station Radio’.
“Se avesse avuto i ritmi che ha oggi, sicuramente non avrebbe mai trovato posto nella nazionale azzurra dei Totti, Del Piero, Chiesa e compagnia”, ha ancora detto l’ex centrocampista del Napoli.