Un episodio molto particolare è accaduto in queste ore, proprio a ridosso dell’anniversario della morte di Diego Armando Maradona.
Le ultime ore in quel di Napoli sono state contraddistinte dal ricordo di Diego Armando Maradona: il 25 novembre c’è stato l’anniversario della scomparsa del Pibe de Oro, occasione che ha spinto tanti napoletani a ricordare Diego nei modi più disparati.
All’esterno dello Stadio intitolato proprio al campione argentino si è svolta una fiaccolata in ricordo di Maradona, con un clima da brividi: fumogeni, cori e tutto l’amore che il popolo napoletano non manca mai di mostrare nei confronti dell’eroe sportivo più amato di tutti i tempi.
C’è stato, però, anche un episodio molto particolare che sta richiamando l’attenzione dei media: una multa, infatti, è scattata per l’esposizione di una ‘bandiera’ in quel di Piazza Plebiscito. Un episodio grottesco che sta facendo discutere e che ha avuto luogo a causa di un cavillo burocratico.
“Occupazione di suolo pubblico”: il caso nel giorno dedicato a Maradona
Una gigantografia di Diego, per essere precisi, esposta in Piazza Plebiscito. Niente di strano, ma c’è un aspetto che ha indotto le forze dell’ordine a multare l’episodio: il motivo? La presenza di due blocchi di legno utili a tenerla a terra, per evitare evidentemente che questa venisse travolta via dal vento.
Una “struttura” che, dunque, è stata ritenuta non idonea e volta ad occupare impropriamente il suo pubblico. Da qui la decisione di multare Stefano Ceci, ex avvocato di Maradona ed amico del Pibe de Oro, e che proprio in Piazza Plebiscito aveva deciso di esporre la gigantografia di Diego.
L’episodio è destinato a far discutere, e nel frattempo si è arrivati di sicuro ad un epilogo singolare, in un giorno così particolare come quello del ricordo di Diego Armando Maradona.