L’annuncio del Ministo per lo Sport Abodi sullo Stadio Maradona lancia un vero e proprio allarme: avvertito De Laurentiis.
La situazione dello Stadio Maradona è ancora irrisolta. La volontà di tutte le parti in causa è quella di effettuare i lavori di ristrutturazione necessari con le tempistiche utili a permettere all’impianto napoletano di entrare a far parte della cinquina di stadi per Euro 2032, ma al momento tutto è ancora bloccato. Fra il presidente del Napoli De Laurentiis e il sindaco Manfredi c’è una sorta di stallo dove ognuno attende la mossa dell’altro e dove non si esclude ancora la possibilità di costruire un nuovo impianto altrove.
Parte in causa in questa complessa situazione è anche il Governo, rappresentata in particolare dal Ministro per lo Sport Andrea Abodi. Ha detto la sua sul tema quest’oggi nel corso del suo intervento a Radio Crc, delineando con grande chiarezza i possibili scenari riguardo allo stadio.
Stadio Maradona, Abodi non ha dubbi: le parole
Il Minisotro dello Sport ha descritto una posizione poco invasiva del Governo sul tema, che preferisce lasciare spazio agli altri protagonisti:
Io credo che le dichiarazioni e le decisione debbano partire dal Comune, dal sindaco e dal presidente De Laurentiis. Il governo ha dato una sua disponibilità e ha una posizione rispettosa e non invadente. L’auspicio è che il Napoli possa avere uno stadio moderno, funzionale ed accessibile alle persone con le varie forme di disabilità , uno degli elementi critici sui quali ci si concentra poco
Abodi non omette però di dire la sua in merito al contrasto di posizioni fra De Laurentiis e Manfredi che continua a bloccare il futuro dell’impianto:
L’importante è che se si inizia un cantiere lo si faccia con un convincimento comune. Il presidente De Laurentiis ha le sue idee, il sindaco custodisce un patrimonio, che è il Maradona, non solo immobiliare ma anche emotivo. De Laurentiis ha un’idea futuribile dello stadio e in questo lo apprezzo e lo comprendo.Â
Il Ministro dello Sport fissa così delle tempistiche ben precise per la decisione sullo stadio:
Bisogna cercare di trovare un punto di incontro e dev’esser fatto entro la fine dell’anno o l’inizio del prossimo anno. A ottobre 2026 devono essere decisi gli stadi italiani. L’augurio è che queste volontà che sono per ora non allineate trovino la sintonia per iniziare il percorso burocratico-amministrativo. Sappiamo che dal momento in cui si decide al momento in cui si apre il cantiere passano come minimo 1 anno e mezzo o 2 anni e noi il tempo non ce l’abbiamo più.