Arrivano novità sulle condizioni di Edorardo Bove, il centrocampista della Fiorentina vittima di un malore nel corso della sfida di domenica scorsa contro l’Inter.
Dopo lo spavento, il gran sospiro di sollievo: la Serie A ha vissuto momenti decisamente complicati in seguito al malore di Edoardo Bove, soccorso nel corso della sfida tra la sua Fiorentina e l’Inter. Fortunatamente, dall’ospedale Careggi sono arrivati fin da subito aggiornamenti confortanti, con il calciatore che resta comunque sotto stretta osservazione tuttora. L’obiettivo da parte dell’equipe è capire la causa di tale malore: un approfondimento evidentemente utile per capire il percorso da intraprendere.
Anche, ovviamente, per comprendere se il giocatore potrà rientrare regolarmente in campo. A tal riguardo, non è escluso che a tal proposito possa esserci uno stop, soprattutto nel caso in cui dovesse rendersi necessario un defibrillatore sottocutaneo. Con quest’ultimo, il suo ritorno in campo, almeno in Serie A, è reso impossibile: situazione che la società Viola ma tutto il mondo del calcio tiene d’occhio, con l’augurio che l’ex Roma possa fare tranquillamente il suo ritorno all’attività in campo. A fare il punto della situazione è l’edizione odierna de La Repubblica, spiegando tutti i possibili scenari per Bove, che resta ancora sotto controllo da parte dell’ospedale fiorentino.
Edoardo Bove, le ultime sulle condizioni e lo spettro del defibrillatore sottocutaneo
Il quadro clinico di Edoardo Bove sembra non destare ora forti preoccupazioni, ma al centro delle indagini da parte dell’equipe medica dell’ospedale Careggi di Firenze c’è la causa del malore accusato dal classe 2003 nel corso di Fiorentina – Inter, tuttora ancora non chiarissima. Per questo, saranno opportuni ulteriori accertamenti.
Di seguito, quanto scritto dal quotidiano a tal riguardo:
“I medici di Careggi avrebbero già scelto di percorrere la strada indicata dalle linee guida, e lo avrebbero già spiegato anche al paziente e ai parenti. Se il defibrillatore (quello sottocutaneo, ndr) verrà davvero messo la carriera di Bove, il quale, va sempre ricordato, è stato a un passo dalla morte, in Italia si dovrà interrompere. Da noi non è possibile fare attività agonistica se si ha un defibrillatore. Altrove però si può giocare. È ad esempio il caso del calciatore danese Christian Eriksen”.
Nel caso in cui dovesse essere impiantato un defibrillatore sottocutaneo, la carriera di Bove, almeno per quanto riguarda la Serie A, potrebbe essere compromessa. La notizia più importante, però, è che il ragazzo stia bene e che il peggio sia passato.