Notizie calcio Napoli- Il responabile dello staff medico azzurro, il dott. Raffaele Canonico svela qualche retroscena sul suo lavoro.
Ai microfoni di Radio Crc, è intevenuto quest’oggi un lato forse un po’ troppo nascosto del lavoro quotidiano della SSC Napoli, cioè lo staff medico. Hanno parlato infatti il responsabile dello staff medico azzurro, il dott. Raffaele Canonico, e il medico addetto alla prima squadra, il dott. De Luca. Diversi sono stati gli interessanti retroscena sul loro lavoro.
Nel suo intervento, Canonico ha chiarito come la squadra ha approcciato alle festività natalizie:
“I professionisti non staccano mai durante le vacanze, solo il giorno di Natale, ma è sempre stata mantenuta una settimana tipo da parte del mister in vista dell’evento agonistico una volta alla settimana. Anche col pranzo di Natale è cambiato poco, visto che ci si è allenati il giorno prima ed il giorno dopo: i ragazzi continuano a seguire le indicazioni”.
Canonico, le parole sul lavoro al Napoli e con lo staff di Conte
Il dott. Canonico ha anche spiegato il rapporto fra lo staff medico con quello atletico guidato da Conte:
“Siamo noi in primis a doverci adattare alle richieste degli staff atletici, ma abbiamo principi di lavoro che facciamo conoscere e comprendere. Lo staff atletico con noi collabora tanto ed è la prima chiave di volta nel rapporto tra area sanitaria e tecnica: fortunatamente con il professor Coratti ed i collaboratori Cacciapuoti e De Felice c’è una collaborazione che va oltre il quotidiano, sui giocatori nuovi sulla base di una serie di test atletici e medici c’è un interscambio quotidiano, spesso sono loro a chiederci se conviene fare un allenamento di forza o diverso”.
Da brividi, poi, le parole del responsabile dello staff medico azzurro sul suo rapporto col Napoli fra il lato di lavoro e quello da tifoso:
“Cos’è il Napoli per me? Ho iniziato nel 2003, poi dopo qualche anno nel settore giovanile sono tornato con la prima squadra e sono responsabile dal 2019. Noi abbiamo studiato per arrivare fin qui, l’imprinting dell’università in una serie di problematiche ti aiuta tanto. La medicina va avanti e noi ci aggiorniamo. Da tifoso dico spesso che dobbiamo rimanere lucidi, altrimenti certe decisioni in situazioni limite possono farti fare un passo più lungo nella gestione. Quasi nessun atleta si sveglia senza un fastidio la mattina, noi dobbiamo capire quanto può diventare un infortunio o un problema, anche grazie al loro feedback. Noi abbiamo vissuto l’anno dello scudetto, ma solo dopo la certezza del titolo siamo tornati un po’ tifosi“.
Simili anche il concetto espresso dal dott. De Luca al riguardo:
“Napoli è una parte fondamentale della mia carriera professionale, noi amiamo questo lavoro e poter crescere in un club professionistico, da quando c’è il presidente De Laurentiis: noi siamo cresciuti col club in tutti gli aspetti, abbiamo vissuto le difficoltà iniziali ed ogni passo costante con cui il club è cresciuto e ci ha permesso di migliorare. Questa è una cosa che accomuna tutto lo staff sanitario, quando venne organizzato il settore giovanile abbiamo fatto qualcosa di unico in Italia: tutti i massaggiatori sono laureati in fisioterapia e tutti i medici sono specializzati o specializzandi in medicina dello sport. Sono tutti passati dal settore giovanile prima di arrivare alla prima squadra: ognuno ha la propria professionalità, siamo riusciti ad ottenere risultati importanti ed è tutto frutto del gruppo. Il Napoli ci ha aiutato ad identificarci”.