14.35 – Finisce qui la conferenza di Antonio Conte.
Siamo in una fase di metà stagione dove squadre accreditate per lo Scudetto sono staccate. Il Napoli è lì e sta accontentando anche i palati fini con il gioco e lo spettacolo che aumenta. Questi due fattori possono rappresentare una svolta?
“Io parto da un presupposto, che è difficile vincere i campionato o entrare in zona Champions se non produci qualcosa di produttivo e bello. Ci sono delle situazioni che sono anche più pompate a livello mediatico per diversi interessi, quando tu produci a fine campionato, o fino ad ora tanti punti, non penso che sia fortuna o che sia dovuta al caso o perchè altre squadre stanno performando di meno.
Noi stiamo crescendo, abbiamo fatto un percorso e non è stato semplice, non sarà semplice. Mi sono dovuto adattare anche a tempistiche di arrivo dei calciatori arrivati all’ultimo momento, ma la disponibilità da parte loro mi ha dato modo di provare diverse situazioni, avendo nel background nostro quello che abbiamo fatto e che ci potrà sempre tornare utile, anche in futuro”.
Quanto può spingere la passione dei tifosi?
“A prescindere dai risultati della squadra, la passione è l’unica cosa che non puoi togliere al tifoso napoletano. Nel momento in cui la squadra è in testa ala classifica, è chiaro a tutti che c’è tutta questa passione attorno ai calciatori ed il club. Noi dobbiamo alimentare questa passione senza avere rimpianti e lasciando il campo con la maglia sudata. Il tifoso dovrà apprezzare sempre il fatto che noi daremo tutto, fino all’ultima goccia di sudore”.
Il fatto che domani si giochi una partita cosi importante può aiutare a superare presto l’addio di Kvara?
“Il giocatore e il club hanno deciso di trovare la soluzione d’uscita, già lì il gruppo ha dovuto metallizzare questa uscita. Come detto, la realtà quotidiana ti impone di metabolizzare subito. Cercare di impegnarti ancora di più per sopperire a qualsiasi situazione che magari può sembrare un po’ penalizzare per la propria squadra.
Sfida Scudetto domani? La classifica dice che noi siamo in testa, l’Atalanta è vicino a noi cosi come c’è l’Inter, poi se voi mi volete far dire che questa è una sfida Scudetto, non me la sento. So che noi dobbiamo fare degli step, ancora è troppo presto per farmi dire che una nostra partita è una sfida Scudetto. Queste sfide ci devono far capire a che punto siamo in questo percorso”.
Kvara era un giocatore iconico, può generare un certo tipo di reazione? Magari provare a fare qualcosa di bello.
“Riavvolgiamo un attimo il nastro, avevo detto che il mese di gennaio è particolare. Al di là del fatto he si chiama ‘mercato di riparazione’, oggi siamo a metà mese e sono già usciti quattro giocatori. E’ andato via Caprile, Folorunsho, Zerbin e ora Kvara. Per delle dinamiche che si creano nello spogliatoio, ho parlato anche di dinamiche umane, con tutti i calciatori si creano dei rapporti anche tra di loro, è inevitabile che scossoni cosi forti possano creare dei piccoli scompensi.
Noi dobbiamo essere bravi a mantenere l’unità creata fino al primo gennaio, i punti fatti sono frutto di tutti i giocatori, noi dobbiamo essere bravi anche con i nuovi, anche perchè devo dire che sono soddisfatto perchè sono arrivati bravi ragazzi con spirito, devono però abituarsi. Dovremo essere bravi quanto prima a ricreare quest’alchimia, sopperendo ad un’assenza importante come quella di Kvara”.
A Bergamo disse ‘l’Atalanta è più forte di noi’, esiste ancora un gap da colmare?
“Tu parli delle statistiche nostre, ne ha vinte undici consecutive. Stiamo parlando di una squadra che forte era e forte è rimasta. Loro hanno questa forza di potersela giocare con tutti, anche con il Real Madrid hanno perso ma è stata una partita apertissima. Noi dobbiamo concentrarci su di noi. Questa squadra è cresciuta rispetto all’ultima partita giocata contro l’Atalanta, dobbiamo continuare questo percorso di crescita, abbiamo bisogno di queste partite per misurarci”.
Neres sarà il post Kvara o ci si aspetta altro dal mercato?
“Questa domanda dovete farla al club o il direttore, a chi si occupa di questo. Sono arrivato al Napoli per cercare di aiutare in un momento di diffcoltà. Ho sposato questo club e questa situaizone perchè avevo il piacere di vivere un’esperienza in una città come Napoli con tutte questa passione. Detto questo, cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi.
Sappiamo i nostri limiti rispetto ad altri club, ma noi dobbiamo essere ambizioni, se non fossimo ambiziosi non ci sarebbe quella voglia e determinazione agonistica di lavorare e creare di migliorare. Testa bassa e pedalare qualsiasi cosa accada, ci sono cose che possiamo indirizzare e altre no, ma io non posso perdere energia”.
Fare di tutto per resta lì senza Kvara?
“Noi abbiamo Comunque fatto 47 punti che secondo me, ripeto, sono frutto di grande lavoro. Oggi ci stiamo soffermando su Kvara, se andiamo ad analizzare in maniera oggettiva, questa è una squadra che rispetto all’anno scorso non ha tre giocatori. Rispetto allo Scudetto quattro, perchè ci mettiamo Kim insieme a Osimhen, Kvara e Zielinski. Ognuno di noi può dire la propria, il Napoli è più forte, esce rinforzato o indebolito.
Pensiamo anche a Mario Rui, nell’anno dello Scudetto giocava lui… Anche Elmas, si… Tante volte si dice ‘ma c’è l’ossatura’, ma questo adesso è un altro Napoli. Con la partenza di Kvara, è un Napoli diverso rispetto a quello che ha vinto lo Scudetto, che l’anno scorso non ha avuto un buon campionato.
Noi dobbiamo continuare a lavorare, perchè sappiamo che il lavoro ci ha portato oggi a stare lì con 47 punti, siamo la squadra che è stata più volte in resta alla classifica. Va dato merito ai ragazzi ed il lavoro che stiamo facendo, ma questo è un altro Napoli rispetto a quello di due anni fa, soprattutto adesso che è andato via un altro pezzo da novanta”.
14.15 – Arriva Antonio Conte, comincia la conferenza.
13.45 – Gentili lettori di SpazioNapoli, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Antonio Conte, con l’allenatore che presenterà il match di domani sera tra l’Atalanta ed il Napoli!