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Kvaratskhelia e il “ricatto” al Napoli: il retroscena che svela tutta la verità sulla cessione

Napoli Calcio Ultimissime – Spuntano nuovi retroscena sul presunto “ricatto” che l’entourage di Kvaratskhelia avrebbe mosso nei confronti degli azzurri prima della cessione 

Per il Napoli calcio ultimissime giungono sul fronte Kvaratskhelia. Sarebbero emerse, infatti, delle novità riguardanti la cessione del georgiano nelle scorse settimane. Durante la conferenza stampa di ieri, il direttore sportivo Giovanni Manna è tornato sul tema, riportando dichiarazioni importantissime.

“Abbiamo provato a sanare una situazione complessa, quindi siamo stati costretti a mettere a segno questa cessione. Per certi versi posso dire che siamo stati quasi ricattati. Kvaratskhelia non voleva restare a Napoli, quindi perché insistere in questa direzione. Era in contatto con il PSG da maggio dell’anno scorso. In questi sei mesi, noi abbiamo raggiunto il nostro massimo ma non ci siamo riusciti, motivo per il quale abbiamo aperto alla trattativa il primo gennaio”.

Kvaratskhelia e l’addio dal Napoli: il retroscena sull’articolo 17

A riportare maggiori dettagli, che spiegano meglio le parole del direttore sportivo, è stata Repubblica questa mattina nella propria edizione cartacea. Sul quotidiano, infatti, viene fatto riferimento all’articolo 17, che motiverebbe il termine “ricatto”, che il ds del Napoli ha utilizzato nel corso della conferenza stampa di ieri. Un retroscena che aumenterebbe la delusione nei tifosi per il comportamento di Kvara.

Repubblica riporta quanto segue:

“L’articolo 17 prevede che ogni giocatore si possa svincolare, se ha firmato il contratto prima dei 28 anni, dopo tre anni dallo stesso. Come si applica l’articolo 17? Il giocatore deve comunicare alla società la propria intenzione di liberarsi entro quindici giorni dall’ultima partita giocata con il club e ha il divieto di trasferirsi in una formazione dello stesso campionato nei dodici mesi successivi. Kvaratskhelia avrebbe, dunque, potuto approfittarne.

Il suo impegno col Napoli era a due anni e mezzo dalla scadenza (fissata a giugno 2027) e quindi non “protetto” dalla possibilità di svincolarsi dietro il pagamento di un semplice indennizzo in maniera unilaterale, calcolato in base ad alcuni criteri oggettivi come l’ingaggio, l’età del calciatore stesso e il tempo rimanente alla scadenza del contratto. Nel caso di Kvaratskhelia, dunque, la cifra da pagare al Napoli sarebbe stata inferiore ai 10 milioni, circostanza che il club ha dovuto scongiurare a tutti i costi, accettando la corte del PSG che aveva cercato Kvara già la scorsa estate, sia da solo che in coppia con Osimhen.”

Uno scenario che non si è effettivamente verificato, ma che il Napoli ha dovuto scongiurare, proprio con la cessione immediata al Paris Saint Germain a metà gennaio. Era inammissibile pensare di perdere il proprio calciatore migliore in rosa per 10 milioni di euro e così la dirigenza partenopea ha aperto alla trattativa che ha portato l’attaccante a Parigi.

Articolo modificato 6 Feb 2025 - 09:13

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Scritto da
Claudio Mancini