Ventura: “Conte come Bearzot e Raspadori come Paolo Rossi, nessuno pensava potessero competere”

Un paragone interessante quello proposto dall’ex ct della Nazionale italiana, le parole di Ventura.

A poche ore dal match che vedrà coinvolti il Napoli di Antonio Conte contro il Venezia, continuano le analisi sull’andamento degli azzurri e sui loro obiettivi. A prendere parola quieta volta è stato Gianpiero Ventura, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, che ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli  ha commentato un paragone che stava circolando nelle ultime ore, ma anche altri aspetti che al momento circondano il Napoli.

“Tanti italiani nel Napoli di Conte? Mi fa piacere anche perchè Spalletti può sfruttarli tutti, poi se c’è anche il connubio dei risultati sarebbe tutto perfetto. Napoli di Conte come l’Italia di Bearzot? Gli accostamenti fanno parte del chiacchiericcio del calcio e ci stanno, ma parliamo di ere diverse. C’è un filo conduttore tra le due squadre, nessuno pensava che il Napoli potesse competere fino all’ultimo per lo scudetto come nessuno pensava che quella nazionale vincesse il Mondiale dell’82. Poi nell’aspetto tecnico e in quello storico è difficile fare paragoni perchè parliamo di epoche diverse”, ha commentato Ventura.

La chiave del Napoli e il paragone tra Raspadori e Paolo Rossi

Secondo l’ex ct della Nazionale ci sono alcuni punti chiave che caratterizza il Napoli di Antonio Conte, da alcuni nomi in rosa fino al modulo con cui il tecnico pugliese gioca.

Raspadori durante Napoli-Fiorentina
La chiave del Napoli e il paragone tra Raspadori e Paolo Rossi (LaPresse) spazionapoli.it

“La chiave di questo Napoli è McTominay, non c’è dubbio. Raspadori come Pablito Rossi? Per caratteristiche ci sta. Il Napoli deve guardarsi dall’Atalanta che è uscita dalle coppe, ma comunque vada il Napoli dovrà essere orgoglioso del percorso fatto. Le prime tre della classifica con la difesa a tre? Viene da ridere quando sento che con questo modulo non si può vincere. Conte ha vinto giocando sia a quattro che a tre, ciò che conta sono le idee e le motivazioni. Il Penzo di Venezia? Il Venezia gioca a calcio pur essendo nelle zone basse di classifica”, ha continuato Ventura.

Infine un’analisi sul Venezia e sul momento che sta vivendo, tra insidie e la pressione sui giocatori del Napoli.

“È una squadra che ha convinzione, altrimenti non avrebbe pareggiato a Bergamo. La partita è alla portata del Napoli, ma le insidie ci sono tutte perchè si gioca a mezzogiorno e l’avversario è ben organizzato. Pressione di giocare dopo? La pressione l’avverti, ricordo che quando Inzaghi aveva l’obbligo di battere il Monza e va sotto di due goal aveva la faccia di chi pensava che avrebbe perso lo scudetto”, ha concluso Ventura.

 

Last Updated on 14 Mar 2025 – 17:52 by Giorgio D’Andrea

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