Antonio Conte siede dinanzi ai giornalisti per la conferenza stampa di rito. L’allenatore del Napoli presenterà la prossima sfida contro il Venezia.
Manca sempre meno al prossimo impegno del Napoli. Gli azzurri viaggeranno verso il Veneto, dove ad attenderli ci sarà il Venezia per il match in programma domani alle ore 12.30. L’attesa è altissima, ancor più a causa della posta in palio sia da una parte che dall’altra. A tal proposito, Antonio Conte siede dinanzi ai giornalisti per la conferenza stampa di rito. Il tecnico, ovviamente, sta presentando la “delicatissima” partita.
Conte in conferenza: “Il Venezia sarà la nostra finale Mondiale”
Alle ore 14.30, il tecnico azzurro ha iniziato rispondere alle domande dei giornalisti direttamente dalla sala stampa situata a Castel Volturno. Naturalmente, il condottiero partenopeo sta presentando il match contro il Venezia. Di seguito le sue parole.
“Mazzocchi e Anguissa sono convocati per la partita di domani. Invece, Neres sarà possibile vederlo solo dopo la sosta”.
Sul Venezia: “Tutte le partite sono sempre insidiose. Noi affrontiamo una squadra in salute, motivo per il quale loro proveranno a dare tutto. Io però mi aspetto una grande gara dai miei ragazzi”.
Sul match tra Atalanta e Inter: “Dobbiamo guardare sempre noi stessi. Pensare a ciò che accade non è importante, servirà solo proseguire sulla nostra strada”.
Oltre all’importante sfida in programma domani a Venezia, il tecnico ha voluto parlare anche della “convivenza” tra Raspadori e Lukaku, ma non solo. Infatti, l’allenatore ha sottolineato anche l’importanza delle ultime dieci giornate.
Su Raspadori e l’aiuto a Lukaku: “Avere qualcuno accanto è sicuramente più semplice per Romelu. Quest’ultimo, ha fatto due buonissime prestazioni ma posso dire che mi aspetto molto di più da parte sua. Già da domani è chiamato a fare di più”.
Sulle ultime dieci giornate: “Aver avuto la possibilità di allenare questi ragazzi per una settimana intera ci ha aiutato molto. Nelle varie situazioni complesse siamo sempre stati bravi a trovare una soluzione. Ora mancano dieci partite e ci arriviamo con un bagaglio tattico ben assortito. In queste settimane conterà tutto, anche se io sono focalizzato solo sulla prossima partita. Per noi sarà come una finale Mondiale. Non sarà una passeggiata, proprio per questo mi aspetto tanta maturità”.
Nella giornata di ieri, invece, il CT della Nazionale Luciano Spalletti ha diramato l’elenco dei convocati. Tra questi, sono presenti ben cinque giocatori azzurri. Di seguito la reazione di Conte.
Sui calciatori convocati dall’Italia: “Se possiamo dare una mano alla Nazionale è un motivo di grande orgoglio per noi. Meret, Di Lorenzo, Buongiorno e Raspadori erano già stati chiamati, ma invece per Politano si tratta di un ritorno grazie a ciò che ha dato in campo”.
L’ennesimo aspetto cruciale è legato al futuro del tecnico, il quale è sempre al centro di tante voci di mercato. L’allenatore ha voluto chiarire tale aspetto in via definitiva, sancendo anche gli obiettivi futuri.
Sul futuro: “Io non devo rispondere a nessuno. In Italia c’è l’arte del gioco mediatico, quindi qualsiasi cosa io dica non serve a nulla”.
Sugli obiettivi: “L’ultima parte di stagione è sempre la più complessa perché si cominciano a intravedere gli obiettivi dei vari club. La pressione farà sicuramente la sua parte, ma tutto dipenderà da noi e da come affronteremo le gare. Noi non dobbiamo mai essere secondi a nessuno per voglia e tanto altro”.
Infine, Antonio Conte ha riservato un pensiero anche al popolo napoletano, ormai costretto a fare i conti con scosse di terremoto molto frequenti. Questo l’annuncio dell’allenatore.
Sul terremoto in città: “Io sinceramente non ho sentito nulla, ma spero vivamente che siano sempre scosse di assestamento e nient’altro”.
Un ultimo punto toccato dal tecnico, ma non per importanza, è stato senza dubbio quello legato alla validità del gruppo partenopeo. Infatti, l’allenatore ha elogiato i suoi ragazzi e non solo. Di seguito le sue parole.
Sulla validità del gruppo: “Per noi è stato fondamentale tenere viva tutta la rosa. In primis, il merito va ai calciatori che non hanno mai mollato e si son fatti sempre trovare pronti. Anch’io ho indossato tale veste e so che quando hai poco spazio puoi mollare, ma qui non è accaduto. Al tempo stesso, anche lo staff è riuscito a lavorare nella giusta maniera con tutti. Non è mai semplice allenare chi gioca meno. Abbiamo sempre avuto grande disponibilità da tutti, motivo per il quale ad oggi alcuni uomini stanno giocando da protagonisti. Questo è il calcio: se non sei bravo c’è qualcuno che ti prende il posto”.
Last Updated on 15 Mar 2025 – 15:01 by Giuseppe Ferrara