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Infortuni Napoli: chi recupera e chi resta in dubbio per Venezia
Partiamo da Mazzocchi: il terzino napoletano, dopo tre gare ai box, è pronto a rimettersi la maglia azzurra, anche se probabilmente partirà dalla panchina. Una boccata d’ossigeno per Conte, che negli ultimi tempi ha dovuto fare i salti mortali per tappare i buchi in difesa.
Più complicata la situazione di David Neres: l’ala brasiliana, fermata a febbraio da una lesione muscolare alla coscia, è ancora sotto la lente dello staff medico. Il timore? Una ricaduta, come quella che ha colpito Mathias Olivera qualche mese fa, trasformando un rientro frettoloso in un calvario.
Il recupero del brasiliano è l’argomento che tiene banco tra i tifosi. L’attaccante è negli ultimi momenti clou di questa stagione. Lo stop di febbraio lo ha messo ko per oltre un mese, e ora il Napoli incrocia le dita per riaverlo al 100%. Ma lo staff medico non vuole correre rischi.
Stesso discorso per Frank Anguissa: il centrocampista camerunense, convocato dalla sua nazionale per le qualificazioni ai Mondiali 2026, è alle prese con un problema al soleo che lo tiene in bilico. Secondo indiscrezioni trapelate, il suo recupero procede, ma Conte non vuole forzare la mano: perderlo ora sarebbe un colpo duro, specie in un reparto già provato dalle assenze.
Conte verso Venezia: anche McTominay in dubbio
E poi c’è Scott McTominay: lo scozzese, uscito acciaccato contro la Fiorentina per un leggero affaticamento, è stato gestito con cura in settimana. Questa mattina, Tuttosport ha riferito di un’aria di incertezza sul suo impiego per il lunch match di domani. Insomma, una situazione da monitorare, in attesa delle parole di Conte in conferenza.
La trasferta in Laguna non sarà una passeggiata. Il Venezia, affamato di punti salvezza, è una di quelle squadre che possono trasformarsi in una spina nel fianco se prese sottogamba. E con gli infortuni che tengono Conte sulle spine, la partita di domani potrebbe diventare un banco di prova cruciale.
McTominay è il jolly che Conte spera di giocarsi. L’ex United, con la sua fisicità e il suo senso del gioco, è diventato un pilastro della mediana azzurra. Se ce la farà, potrebbe essere lui a dare equilibrio a una squadra che, ultimamente, ha dovuto cambiare pelle più volte. Conte, con la sua esperienza, sa bene come trasformare le difficoltà in opportunità. Magari proseguendo con il 3-5-2 che tanto bene ha fatto nelle ultime uscite, con Raspadori pronto a dare una mano là davanti. In caso di assenza dello scozzese, occhio all’impiego di Billing dal primo minuto.