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Conte, la critica furiosa del suo ex giocatore: “Mai contento. Ha distrutto le mie sicurezze”

Antonio Conte brutalmente criticato da un suo ex giocatore: le accuse durissime all’attuale allenatore del Napoli durante un podcast 

Non sempre si può piacere a tutti e quando hai un carattere forte come quello di Antonio Conte è più facile persino essere visti di cattivo occhio. Questo è quanto accaduto all’attuale allenatore del Napoli in una sua precedente esperienza, che lo ha portato a confrontarsi con un calciatore specifico, che non ha affatto apprezzato il suo modo di lavorare.

Si tratta di Djed Spence, difensore del Tottenham con un passato al Genoa nella scorsa stagione, che ha aperto il cuore nel podcast di Rio Ferdinand, e non ha risparmiato frecciate ad Antonio Conte, suo tecnico agli Spurs nel 2022. Il giovane inglese, arrivato a Londra con grandi aspettative, ha raccontato un’esperienza che gli ha lasciato l’amaro in bocca.

Djed Spence e il peso di Antonio Conte: le rivelazioni

Nel corso del suo intervento con la leggenda del Manchester United, non si è risparmiato e le accuse sono state pesanti:

“Non ho provato delle belle sensazioni. Ero in grande forma al mio arrivo al Tottenham, pieno di sicurezza ed entusiasmo. Poi, però, è stato come sbattere contro un muro di mattoni. Essendo giovane, mi ha distrutto.

Mi chiedevo cosa stessi facendo di sbagliato, perché quell’uomo non era mai contento. Anche quando pensavo di fare bene, non capivo se per lui fosse abbastanza: non è tipo da pacche sulla spalla”.

Djed Spence e il peso di Antonio Conte: le rivelazioni (LaPresse) – SpazioNapoli.it

Spence non si è fermato qui:

“Arrivi a un punto in cui hai bisogno di una parola di incoraggiamento dal tuo allenatore, e io con Conte avrò avuto sì e no una conversazione.. Ogni giorno le stesse cose, sempre uguali. Con Postecoglou, invece, c’è varietà, si respira”.

All’epoca, Spence aveva 22 anni e veniva da un’ottima stagione al Nottingham Forest, ma al Tottenham non è mai scattato il feeling con Conte, che lo ha relegato spesso in panchina prima del prestito al Genoa. Un’esperienza che lo ha segnato, ma che gli ha insegnato una lezione.

Spence lo ha vissuto sulla sua pelle:

“Sono stato troppo umile, davo rispetto a tutti senza mai alzare la voce. Forse è stato il mio errore più grande”.

Col senno di poi, Spence ammette di non essere stato se stesso, schiacciato dal peso di un ambiente e di un tecnico esigente. Conte, d’altronde, è famoso per la sua disciplina ferrea: ha portato lo scudetto all’Inter nel 2021, tre titoli alla Juventus e uno al Chelsea, ma non tutti reggono i suoi ritmi da sergente di ferro.

Articolo modificato 26 Mar 2025 - 12:22 12:22

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Scritto da
Claudio Mancini