Antonio Conte è stato protagonista di una lunga intervista.
Il Napoli, dopo la sosta per lasciare spazio agli impegni delle varie nazionali, è atteso da una gara davvero fondamentale. Domani sera, infatti, gli azzurri giocheranno allo stadio Diego Armando Maradona contro il Milan di Sergio Conceicao.
La squadra partenopea, considerando anche il match interno dell’Inter contro l’Udinese, deve assolutamente battere i rossoneri per non perdere ulteriore terreno dalla vetta della classifica del campionato di Serie A. Tuttavia, in attesa della gara contro il Milan, bisogna registrare alcune dichiarazioni di Antonio Conte.
Antonio Conte: “L’allenatore è il termometro della squadra”
Il tecnico salentino, infatti, ha rilasciato queste dichiarazioni a ‘L’Equipe’:
“Per non perdere mai c’è bisogno di un allenatore molto esigente? Non bisogna essere mai tranquillo. L’allenatore è il termometro della squadra, deve riuscire a capire ogni calo di tensione, ogni calo di motivazione, deve essere capace di trovare il modo di svegliare tutti e mantenere la concentrazione al massimo. Luis Enrique? Non ha bisogno dei miei consigli, sta facendo davvero un ottimo lavoro”.
Antonio Conte: “L’allenatore è il termometro della squadra” (LaPresse) spazionapoli.it
Antonio Conteparla anche dello scudetto del 2011 vinto con la Juve:
“Non perdere mai in una stagione è davvero inimaginabile, non lo puoi pianificare. Quell’anno perdemmo solo la finale di Coppa Italia contro il Napoli. Quello che interessava, una volta che ci siamo trovati primi in classifica, era sia di lottare per lo scudetto che disturbare il più possibile Milan, che era campione in carica ed aveva una squadra più forte di noi. Nell’ultima fase della stagione, dunque, l’obiettivo era di vincere il campionato. Non avevamo tanto margine sul Milan. Eravamo super motivati e, dunque, siamo non riusciti a non perdere. Questo accade davvero di rado in Italia, prima di noi ci riuscì solo Capello con il suo Milan nel 1991-92″.
Conte: “Nelle ultime partite la motivazione è vincere il titolo”
L’attuale allenatore del Napoli ha poi continuato il suo intervento:
“Nelle ultime partite la motivazione è vincere il titolo. Per il PSG è diverso, visto che ha un vantaggio. Non penso che abbia mai raggiunto questa impresa nella sua storia. Una volta raggiunto l’obiettivo principale della stagione ci può essere un po’ di relax psicologico, questo è il grande pericolo”.
Conte: “Nelle ultime partite la motivazione è vincere il titolo” (LaPresse) spazionapoli.it
Antonio Conte ha poi concluso il suo pensiero sul PSG di Luis Enrique:
“Ha davvero meritato il passaggio del turno in Champions League contro il Liverpool di Slot. Ha giocato bene in entrambe le partite. Sono molto bene cosa vuol dire giocare ad Anfield. Il Liverpool è una squadra fortissima ed il PSG è riuscito a compiere un qualcosa di davvero impressionante. Sono una squadra impressionante”.