C’è ancora incertezza in merito al futuro di Antonio Conte, tuttora in bilico viste le numerose voci di mercato che lo hanno accostato a tanti club di recente. Tuttavia, chi conosce bene il mister del Napoli, ha un’idea ben chiara sulla sua scelta.
Massimo Carrera, che ha fatto parte per cinque stagioni dello staff tecnico di Antonio Conte tra Juventus e Nazionale italiana, ha espresso la propria opinione in merito al prosieguo della carriera dell’allenatore salentino, visti i forti accostamenti a club come i bianconeri e il Milan nelle ultime settimane. D’altronde, il nome di Conte rimane tra i più ambiti nel mercato degli allenatori ed è tra i migliori per la ricostruzione di progetti vincenti, come dimostratosi in questa stagione di “rifondazione” alla guida dei partenopei.
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Futuro di Conte al Napoli, parla Carrera: “Lui vuole fare bene e vincere”
In merito alla domanda riguardo il futuro di Antonio Conte, Carrera ha espresso la propria opinione in maniera chiara e senza troppi dubbi, confermando l’affezione del leccese nei confronti della piazza e del progetto del Napoli, che si consoliderebbe ulteriormente in caso di successi importanti già al termine della stagione in corso.
Queste le sue dichiarazioni a tal proposito:
“La sensazione è che lui è sul pezzo, sul Napoli, non vedo avvisaglie che lo possano portare via da Napoli. Lui vuole fare bene e vincere qui, certo iniziare con un successo potrebbe rendere ancora più interessante questo percorso”.
Carrera sul finale di stagione: “Ecco chi vincerà lo Scudetto tra Inter e Napoli”
Non sono mancati riferimenti attinenti all’apertissima corsa al titolo tra gli azzurri e i nerazzurri di Inzaghi, separati solo da tre lunghezze in classifica. La lotta rimarrà serrata fino all’ultimo, stando alle dichiarazioni dello stesso Carrera.
Queste le dichiarazioni a tal riguardo:
“Penso che questo campionato sarà incerto fino alla fine, vincerà chi sbaglierà di meno ma entrambe hanno le carte per poter vincere. L’Inter ha la squadra più forte, ma il Napoli ha il vantaggio di giocare di meno e può essere un’arma in più”.