Per una valorizzazione sua e del club, secondo me è meglio che parta. Non può restare per giocare solo qualche minuto. Bruno Giordano ha le idee chiare su Edu Vargas. Nel momento in cui è venuto a mancare il Matador, sono apparse ancora più evidenti le lacune dell’attacco azzurro. E, tra queste, spicca la presenza del cileno, ancora una meteora, nonostante si dica di lui che in allenamento faccia cose mostruose. In un’intervista al Roma, l’ex bomber del primo scudetto azzurro racconta i suoi punti di vista sulla stagione del Napoli, con un’idea sulla società che riguarda anche la partenza del Pocho…
Che giocatore è secondo lei Edu Vargas?
«Si è visto molto poco. È un attaccante di movimento, che per il gioco di Mazzarri può essere utile visto che non si danno punti di riferimento. Ma gli va data fiducia. È stato un investimento importante. Secondo me fino a questo momento non ha avuto un riscontro dal punto di vista dei minuti».
Qualcuno pensava che potesse essere il vice di Cavani…
«Non ha le caratteristiche del Matador. È più una seconda punta. Anzichè sostituire Cavani dovrebbe giocare al suo fianco. Gli altri sono giocatori importanti che si muovono bene, ma ne serviva uno che viveva per il gol. Uno più risoluto. Le scelte le hanno fatte ma è chiaro che se viene a mancare Cavani si fa fatica. Ma succede a tutti quelli che hanno un solo bomber. Se si infortuna per un periodo devi soffrire».
Forse il Napoli doveva pensarci prima a trovare un altro bomber, non le pare?
«Secondo me è stata sottovalutata la partenza di Lavezzi. Era un giocatore che in assenza di Cavani riusciva a spaccare le difese avversarie e gli altri ne trovavano beneficio. Secondo me come caratteristiche ci voleva un vice del Pocho».
Gennaio si avvicina, cosa dovrà fare il Napoli per rinforzare l’attacco?
«Non ce ne sono come Cavani. Ad inizio stagione si potevano prendere Borriello, Gilardino. Ce ne erano di calciatori validi. In mancanza di Cavani potevano essere fondamentali».
Adesso si fa il nome di Floccari…
«È stato un mio giocatore ma non vive per il gol. Sa far salire la squadra, credo che ne abbia tanti il Napoli di calciatori così. In mancanza di Cavani ci vuole un bomber vero».
Uno alla Bianchi allora?
«Potrebbe andare bene. È uno che ti permette di cambiare modulo. Senza Cavani si gioca sempre lo stesso ma senza punti di riferimento».
Quando manca Cavani il Napoli non sa segnare, ma per vincere lo scudetto bisogna farne tanti di gol…
«Il Napoli vive molto sui gol di Cavani e un po’ su quelli di Hamsik. Poi di tanto in tanto segna Pandev. Secondo me per fare bene bisogna prima di tutto non prenderli».
Due sconfitte in altrettante trasferte consecutive: il Napoli è ancora da scudetto?
«Sì, Non è uscito ridimensionato. Credo che abbia le qualità per poter riprendere un certo tipo di discorso. Ma non può permettersi altri passi falsi altrimenti la vetta si allontanerebbe ancora di più. Fino alla fine del girone d’andata deve fare quanti più punti e possibile».
Raffaele Nappi