C’è solo il project financing di Idis srl in collaborazione con Aedes e Cimolai per la manifestazione di interesse per la realizzazione di un nuovo stadio e il recupero dello stadio San Paolo.
Alle 13 di ieri sono scaduti i termini per la presentazione di nuovo progetti. Non è poco il project financing che fa capo alla cordata di Marilù Faraone Mennella, con allegato un piano finanziario da 700 milioni. Tuttavia a Palazzo San Giacomo ci si aspettava qualche altra proposta in più. In realtà ne sono arrivate altre due, in particolare una della Astaldi che prò aveva chiesto una proroga dei termini perché in ritardo sul project financing. Proroga tuttavia mai arrivata. Dunque al momento c’è l’opportunità proposta dal gruppo Idis-Aedes-Cimolai ovvero lo stadio di Ponticelli a forma di conchiglia esattamente sotto il Vesuvio.
Procediamo con ordine, perché il sindaco Luigi de Magistris sulla questione è intervenuto a margine della presentazione del libro di Raffaele Cantone su calcio e clan. Il primo cittadino fa uan riflessione a largo raggio. “Non entro nel merito del progetto – dice – la manifestazione serviva a vedere chi formalmente era davvero interessato, abbiamo avuto una proposta, ora verifichiamo se è accoglibile, la chiusura della manifestazione di interesse non è l’aggiudicazione di una gara, certo ce ne potevano stare altre vediamo che strada si prenderà”. Il nodo da sciogliere, inutile girarci intorno, è sempre quello del patron del Napoli Calcio Aurelio De Laurentiis che a Ponticelli non ci vuole andare, ma soprattutto ha rapporti in questo momento poco meno che formali con la Faraone Mennella. Al di là delle divergenze fra imprenditori il sindaco è molto prudente e non esclude nessuna soluzione. “Ora devo parlare con il presidente De Laurentiis – dice – con il quale mantengo un rapporto ottimo, certe cose si devono fare insieme. Quello che è certo è che abbiamo fatto un grande passo in avanti, c’è un progetto ed è una cosa importante”. Riguardo alla proroga non concessa è molto netto: “Abbiamo fatto una manifestazione di interesse e c’erano dei tempi da rispettare, c’è una commissione che valuterà quello che abbiamo adesso. I giochi non sono chiusi per chi eventualmente ha manifestato la volontà di esserci. Nel senso che non è detto che chi ha fatto la proposta ha vinto automaticamente, bisogna verificare la compatibilità del progetto presentato con le regole del Comune. Il tema è che è un bene che ci sia vediamo se si può andare in quella direzione”.
De Magistris insiste su un punto. “Questa è una partita ampia sono cose che devono essere condivise non si possono fare prove muscolari. Abbiamo fatto una manifestazione di interesse, una cosa trasparente, ha partecipato un gruppo non una sola persona andiamo a vedere che cosa c’è in questo progetto”. De Laurentiis tuttavia non parla da mesi sullo stadio, l’ultima volta ha ribadito che vuole il San Paolo e basta. “Certe volte non riesco a interpretare le parole delle persone figuriamoci i silenzi” dice il primo cittadino sul patron. Meno che mai mette naso sul gelo con il gruppo Faraone Mennella. “Non ne so nulla” così chiude le comunicazioni il sindaco. Il quale sottolinea con forza un concetto che ribadisce da sempre: “Lo stadio non deve essere solo per il calcio, ma un luogo di socialità dove si possano anche sviluppare forme di economia”. Sulla gestione dell’eventuale nuovo impianto de Magistris spiega: “Non vedo male la continuazione del rapporto con la società, lo stadio deve vivere tutto l’anno perché deve vivere anche di altri eventi non solo sportivi. Meglio avere una gestione che sia anche pubblica”.
Vale la pena ricordare che la Cimai, multinazionale friulana, ha nella costruzione degli stadi una vera e propria specializzazione. Negli ultimi 10 anni ha costruito, fra gli altri 5 impianti di grande prestigio. Lo stadio di Varsavia utilizzato per gli Europei, quello di Johannesburg dove si è svolta la finale mondiale, poi gli impianti di Dublino, Cardiff e lo stadio olimpico di Atene. Il gruppo Menella presentò il concept del progetto a maggio in collaborazione con un’altra grande azienda, la Arup. Ieri invece il project financing definitivo.
Fonte: Il Mattino