Fuorigrotta e Meazza, in campo due Napoli diversi

La qualificazione e il secondo posto nel girone di Europa League sono già stati archiviati e non c’è da temere nulla domani sera con il Psv, se non qualche mal di gola. E allora, in totale armonia con le scelte fatte fino ad adesso per gli impegni del giovedì, Walter Mazzarri sceglie la via del turnover totale. Con due punti interrogativi là davanti: la tentazione di non voler rischiare Lorenzo Insigne, che pur ha una pazza voglia di accumulare minuti in campo. E soprattutto la necessità di tenere a freno le voglie matte di Edi Cavani, il cannibale.
Il Matador, infatti, che dell’Europa League è il capocannonieri con 6 gol in 4 partite (di cui tre spezzoni) vuole incrementare record e score personale. Nel nome e per conto della causa azzurra. Solo che, giocandosi molto probabilmente sotto la pioggia e in un clima freddo, il tecnico azzurro vuole evitare brutte sorprese in vista del match della verità di San Siro. Alla fine è probabile che Mazzarri opti per una salomonica staffetta: un tempo per uno, per la gioia di Vargas, al momento l’unico sicuro di giocare in attacco.
Resta un grande rebus: le condizioni di Pandev. Ieri il macedone si è riaggregato al gruppo: allenamento completo. Mazzarri dovrà decidere se impiegarlo, anche per pochi minuti contro gli olandesi. Chi invece si è ormai assicurato un posto da leader è Gokhan Inler: «Chi mi ha insegnato a tirare così? Mio padre faceva questi tiri, lui giocava a calcio a livello amatoriale».
Domani sera il Napoli-2 può prendersi il lusso di sbagliare tutto, atteggiamento e formazione, tattica e cambi. La gara non serve a nulla, a meno che non si voglia fare un ragionamento esclusivamente di cassa e che non spunti qualcuno a ricordare che, in ogni caso, il successo in una gara di Europa League, consente di accumulare un bonus di quasi 800mila euro. Non proprio spiccioli.
Ma l’Inter incombe e allora per i fedelissimi di Mazzarri, spremuti in campionato, è arrivata l’ora di tirare il fiato. Tra un po’ c’è anche la Coppa Italia, altra occasione d’oro per il Napoli dei panchinari di mettersi in evidenza.
In attesa di rivincite, Mazzarri fa rifiatare l’intera difesa dei titolari e manda in porta Rosati, il portiere preso dal Lecce e che quando è sbarcato a Napoli aveva su di sé il compito di prendere l’eredità di De Sanctis. Missione, al momento, fallita. Contro gli olandesi, che in due settimane, oltre a essere eliminati in Europa hanno anche perso il primo posto nel loro campionato, sarà un panchinari-party, anche se non è il caso di fare gli spiritosi su queste «riserve» azzurre.
Occhi puntati su Bruno Uvini, il 21enne brasiliano arrivato a fine agosto per rimpolpare la rosa difensiva e, soprattutto Federico Fernadez, l’argentino che nella sua nazionale, quella di Messi, gioca sempre titolare. El Kaddouri sarà il trequartista e Donadel dovrà far capire se ha i numeri e la voglia per continuare l’avventura napoletana.

Fonte: Il Mattino

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