“DIETRO LA LAVAGNA”, ovvero il podio che tutti vorrebbero evitare: i tre giocatori-delusione del 2012

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl 2012 è stata per il Napoli un’annata sicuramente soddisfacente, premiata da una bellissima vittoria in Coppa Italia ed un quinto posto che ha comunque confermato gli azzurri nell’elite del calcio italiano. In estate la discussa finale di SuperCoppa a Pechino ed un inizio di stagione 2012-2013 tra una  Serie A tra luci ed ombre seguita da un’eliminazione fulminea in Tim Cup, ma una qualificazione ai sedicesimi di Europa League, seppur sofferta.

Tanti sono stati i protagonisti in maglia azzurra, molti distintisi per aspetti positivi nell’arco dell’anno solare, altri purtroppo per quelli negativi. Proprio da questi ultimi lo spunto per la formazione di un podio davvero poco ambito, dove assegneremo “virtualmente” le tre medaglie agli azzurri che purtroppo non hanno reso secondo le aspettative, in tre “puntate”.

TERZO POSTO
Federico Fernandez

Purtroppo il centrale argentino non riesce davvero a fare breccia, sebbene considerato elemento di sicura prospettiva e tenuto in notevole considerazione nella nazionale argentina, di cui è componente quasi stabile da qualche tempo; eppure in maglia azzurra “El Pajaro” ne ha indovinate davvero poche in questo 2012, steccando in più di una circostanza le chances offertegli da Mazzarri.

Impiegato sia sul centro-sinistra ruolo a lui poco congeniale, sia nel più idoneo ruolo di vice Cannavaro, al centro della difesa, il nostro ha palesato limiti che si sperava, potessero essere limati durante l’estate, al termine di una stagione, la 2011-2012, per lui purtroppo avara di soddisfazioni da un punto di vista prettamente personale.

Al contrario, nella stagione corrente, sia in campionato che in Europa League non ha offerto il meglio del suo repertorio, finendo spesso nella lista dei peggiori in campo, perdendosi in errori banali quanto nefasti per la squadra e contribuendo spesso ed in buona parte ad imbarazzanti debacle, quali le disastrose spedizioni di Eindhoven e Dnipropetrovsk, nonché la più recente sconfitta, con conseguente eliminazione in Tim Cup, da parte del Bologna. Una prestazione negativa che ha convinto Mazzarri a puntare su Britos e non sull’argentino dopo la squalifica di sei mesi inflitta a Cannavaro. Tale circostanza, avvenuta nell’ultima uscita annuale  a Siena,  ha il sapore della sentenza inappellabile e che non depone a favore del centrale argentino, sul cui destino a Napoli adesso affiora più di un dubbio.

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