Le parole di Marroccu, dg del Cagliari, sono chiare: “Non abbiamo più risorse. I calciatori non predono stipendi da due mesi, ma nessuno ci ha chiesto di andarsene. Però valuteremo offerte per i cartellini di Astori, Pinilla e Nainggolan”. Non c’è molto da interpretare. C’è da essere cinici. E questo è un messaggio diretto a Riccardo Bigon. I giocatori citati da Marroccu sono importanti e, indubbiamente, possono rappresentare i vari tasselli mancanti al mosaico chiamato Napoli. Astori è un difensore giovane ma pronto a stare ad alti livelli, su di lui potrebbe essere rifondata la retroguardia partenopea. Pinilla è l’ideale vice-Cavani. Nainggolan è un mastino che tutti, compreso Marotta, vorrebbero.
Sfruttare le debolezze – Ci vogliono tanti soldi per vincere, e questo è un dogma imprescindibile, ma anche l’intelligenza di sfruttare le debolezze altrui è una componente fondamentale. Il Napoli in questo non è bravo, o almeno non ha dimostrato di esserlo. Basti pensare alla retrocessione del Villareal ed a Borja Valero e Gonzalo Rodriguez che ora stanno rendendo grande la Fiorentina di Montella. Due giocatori pagati in toto 8 milioni ma che ne valevano almeno il doppio. Ora, come detto in precedenza, una difficoltà così palese del Cagliari deve essere presa dal verso giusto, anche se suona brutto dirlo. Cogliere Cellino, famoso per la sua durezza nelle trattative, con l’acqua alla gola non è cosa da tutti i giorni. Non bisogna arrivare secondi, questa volta no. Bisogna cogliere ogni minima opportunità che questa situazione può comportare. Bigon deve dimostrare tutta la sua bravura, quella che, a dirla tutta, molti colpi di mercato hanno messo in dubbio agli occhi dei tifosi.