Ecco, ci siamo. Dopo aver posizionato Napoli-Lazio e Napoli-Chelsea rispettivamente al terzo ed al secondo posto del podio, è arrivato il momento di parlare della partita più bella del 2012: Juventus-Napoli.
20 maggio, stadio Olimpico di Roma. La capitale italiana si veste per un giorno di azzurro e di bianconero. Juventus e Napoli si affrontano nella finale di Coppa Italia, una data che può entrare nella storia dei due club. La curva Nord è piena di tifosi partenopei, pronti come sempre a sostenere i propri calciatori. L’ansia tra le vie di Napoli è tangibile, la possibilità di tornare a vincere non è mai stata così vicina negli ultimi venti anni.
Dopo l’Inno nazionale cantato da Arisa e fischiato da un nutrito gruppo di partenopei, inizia la partita. Il primo tempo è molto equilibrato, con le due squadre che vengono assalite dalla paura di subire goal e pensano a contenere più che ad attaccare. Meglio il Napoli nei primi venti minuti di gioco, con Zuniga che crea l’occasione più pericolosa: colpo di testa ben neutralizzato da Storari. La Juventus cresce nel finale e sfiora il vantaggio con una conclusione dalla distanza di Marchisio, sulla quale De Sanctis si oppone come può.
Nella ripresa la partita cambia. Il Napoli gioca meglio, crea maggiori occasioni da goal ed al 63esimo viene premiato: Lavezzi in velocità supera Storari, il quale stende l’attaccante argentino in area di rigore. Sul dischetto si presenta Cavani che spiazza l’estremo difensore e gonfia la rete. Napoli in vantaggio, Curva Nord che esplode di gioia. La Juventus reagisce e si rende pericolosa con Caceres e Bonucci, ma De Sanctis chiude bene lo specchio della porta. All’83esimo minuto però, il Napoli chiude il match: contropiede fantastico orchestrato da Inler e Pandev, assist vellutato dell’attaccante macedone in profondità per Hamsik che con un diagonale potente e preciso batte Storari e regala ai partenopei la quarta Coppa Italia della loro storia.
Il ritorno a Napoli dei calciatori azzurri è a dir poco trionfale: traffico in tilt, strade zeppe di tifosi che mostrano tutta la loro riconoscenza e tutta la loro gioia per l’impresa fatta. Abbiamo provato con le parole a far riaccendere in voi lettori il ricordo di quella notte magica. I sentimenti però non sempre possono essere riportati fedelmente. Quelli sono intimi, sono vostri. Ricordate, gioite e sperate di rivivere tutto ciò anche nel 2013…