L’arte di tatuare la propria pelle è rapidamente passata da una prassi poco onorevole, spesso confinata ad alcune tra le fasce basse della società, a una modalità universalmente accettata di esprimere la propria personalità.
Nello sport, e nel mondo del calcio in particolare, questa vera e propria forma d’arte si è diffusa notevolmente, con molti giocatori che hanno scelto la loro pelle e l’inchiostro (indelebile) per comunicare al mondo i loro messaggi.
Quellichelapremierleague.com vi accompagna alla scoperta delle ‘tele’ più particolari della Premier League.
Sergio Aguero, Fernando Torres, Santi Cazorla
Parole o frasi sono spesso oggetto di tatuaggi. Ma ciò che rende particolari i tatuaggi di ‘El Kun’, del ‘Nino’ e di Santi Cazorla è la lingua scelta: il Tengwar, la lingua di fantasia inventata da J.R. Tolkien per la sua trilogia ‘Il Signore degli Anelli’. Ecco quindi un tocco di misticismo nella scritta “Kun Aguero” che il giovane talento del City sfoggia sul suo avambraccio destro.
Clint Dempsey
San Michele, il leader degli eserciti di Dio nella Chiesa Cattolica, è raffigurato sulla spalla sinistra del giocatore americano, oggi al Tottenham. Ripercorrendo la sua carriera in Premier League, nessun’immagine rende meglio l’idea del ruolo di vero leader che Dempsey ricopriva nei Cottagers, spesso caricandosi sulle spalle l’intera squadra e portandola alla vittoria.
Jermaine Pennant
La schiena è la ‘tela’ più grande del corpo umano. E Jermaine Pennant ha pensato bene di farci riprodurre un meraviglioso paio di ali che ogni tanto fanno capolino, a fine gara, al momento dello scambio delle maglie. Il fatto che il giocatore dello Stoke (in prestito al Wolverhampton), poi, sia un’ala rende sicuramente merito alla sua coerenza…
Djibril Cissé
A voi la scelta: Disegni tribali, fiori, macchie di leopardo, un paio di ali sulla schiena, stelle e i nomi dei suoi figli sono solo alcuni degli elementi che compongono il mosaico di tatuaggi di Djibril Cissé, rendendolo un vero quadro vivente.
Daniel Agger
Con un dorso così saturo d’inchiostro (completamente coperto da una scena vichinga con il motto latino Mors certa, hora incerta) come quello del danese, è davvero difficile immaginare che uno spazio così piccolo come le nocche di una mano possano ospitare il più sentimentale dei tatuaggi, una vera e propria dichiarazione d’amore per il suo Club. Daniel Agger, dopo essere stato al centro di voci di mercato che lo davano la scorsa estate in partenza da Anfield, ha pensato bene di mettere le cose ‘nero su… rosa’, incidendo sulle nocche della sua mano ‘YNWA’ (le iniziali di You’ll Never Walk Alone).
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