Anno nuovo, vita nuova. Ma sarà anche un Napoli nuovo? Contro la Roma le prime risposte

napoliromaArchiviate le feste di Natale, smaltiti i dolci ed i bagordi è tempo di rimettersi in forma ed a pensare all’imminente ritorno in campo. L’appuntamento è di quelli più affascinanti, ovvero contro la Roma di Zeman, per dar vita ad una tra le più spettacolari edizioni del “Derby del Sud”, almeno nelle aspettative della vigilia, trovandosi di fronte due squadre dal potenziale offensivo tra i più letali della Serie A.

 

TROPPO MERCATO, POCO CALCIO – Un incontro che in questi primi giorni dell’anno sta ricevendo, stranamente,  meno attenzioni di quanto se ne richiederebbe, a causa del fervore con cui il Napoli si è lanciato nella sessione invernale di mercato, risultando attualmente tra le squadre più attive, sia per quanto concerne i movimenti in entrata che in uscita.
Sta di fatto che il trambusto generato dalle voci ricorrenti,  tra un acquisto potenzialmente fatto ed una cessione già avvenuta, catalizza per il momento l’attenzione. Ma intanto il tempo passa e domenica sera è già molto vicina.

 

AGLI ANTIPODI PRIMA DELLE FESTE – Al San Paolo s’incontreranno due squadre che hanno salutato il 2012 in uno stato di forma abbastanza differente; vero che il Napoli ha vinto a Siena, ma la prestazione offerta dagli azzurri non è stata sicuramente tra le migliori, purtroppo in linea con gli standard offerti in un Dicembre nerissimo, dal punto di vista del gioco, dei risultati e delle vicissitudini giudiziarie. I tre punti di Siena sono però serviti per offrire alla squadre quel minimo di tranquillità necessario ad affrontare un inizio di 2013 lievemente più sereno; un altro risultato negativo in quel del Franchi, infatti, avrebbe consegnato all’anno nuovo un Napoli sulle spine, più nervoso ed allo stesso tempo più demoralizzato.

Di contro, la Roma scende a Napoli con l’etichetta di squadra più in forma del campionato. I giallorossi hanno salutato il 2012 dopo aver demolito il Milan di Allegri con un sonante 4-2, totalizzando un importante bottino di sette vittorie (tra campionato e Tim Cup) nelle ultime otto gare. La squadra capitolina sembra aver assimilato i diktat imposti da Zeman, ed i risultati sono ben visibili, anche se con le squadre del boemo non c’è mai niente di cui essere sicuri. Il “bipolarismo” in senso strettamente calcistico è sempre risultato essere uno dei più grandi limiti delle squadre allenate, non di rado è capitato di parlare di una Roma deludente dopo che la stessa aveva dato spettacolo la partita precedente.

 

ELEMENTI COMUNI TRA DUE SQADRE DIVERSE – Napoli e Roma, due squadre diverse, ma simili per molteplici aspetti. Anzitutto la potenza devastante degli attacchi. Cavani, Hamsik ed Insigne da un lato, Totti, Lamela ed Osvaldo dall’altra, due trii d’attacco tra i migliori d’Italia: 24 gol per il tridente azzurro, 25 per quello romanista, numeri che confermerebbero la spettacolarità del posticipo di domenica sera.

Laddove vi è abbondanza e prolificità in ambito offensivo, c’è anche una certa affinità per quanto riguarda il reparto difensivo, Tallone d’Achille di entrambe le formazioni. Troppe le lacune difensive palesate nel primo scorcio di stagione, troppe le disattenzioni che sono costate punti preziosissimi, soprattutto per il Napoli che ha l’aggravante, rispetto alla Roma, di poter contare su un reparto consolidato nel tempo e costituito da giocatori ormai navigati. Purtroppo, a volte, l’esperienza non sempre basta per colmare quei vuoti tecnici ed il Napoli ne è stato esempio lampante.

 

COME SI BATTE LA ROMA – Sicuramente, non ci dovrà aspettare uno stato di forma eccelso, atleticamente parlando da ambo le parti, pertanto quello che il Napoli non dovrà fare è mettere la gara sul piano fisico-atletico e cercare di rispondere ai giallorossi, controbattendo con la stessa intensità di gioco, sarebbe forse un suicidio. Il Napoli, anzi, dovrebbe cercare di comandare il gioco e dettare il proprio ritmo di gioco, alternando momenti di lenta gestione della palla ad improvvise accelerazioni. Accettare passivamente il gioco della Roma sarebbe deleterio, pertanto il giocatore che dovrà farsi carico dell’onere sarà Inler, sicuramente uno degli uomini-chiave della partita. Sarà altrettanto importante chiudere ogni traiettoria di passaggio a Totti, capace di trovare linee altrimenti invisibili per un giocatore “normale”. In attacco invece, si dovrebbe far leva sul movimento tra le linee di Hamsik e sul saper giocare con la linea alta della difesa a quattro di Zeman, a volte troppo alta; se Cavani ed Insigne venissero innescati a dovere, per la difesa giallorossa sarebbero davvero dolori.

 

I PRECEDENTI –  L’anno scorso, al San Paolo fu inscenata una delle più strane e particolari partite mai disputate tra Napoli e Roma. Vinsero i giallorossi, imponendosi per 3-1 in una gara davvero sfortunatissima per gli azzurri: due autoreti e un gol divorato da Hamsik che hanno dell’incredibile. L’ultima vittoria è datata stagione 2010-2011: vittoria azzurra per 2-0 targata Hamsik ed un’autorete di Juan, una vittoria che diede un segnale importante a quel campionato. La speranza che lo stesso segnale venga dato domenica sera, quando si discuterà di un Napoli vittorioso e risorto dalle ceneri che ne hanno oscurato la forza, nell’ultimo mese. Un augurio che vale per tutto il 2013, si spera prolifico per gli azzurri, colmo di vittorie e di successi.

 

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