Il Napoli secondo in classifica poggia le basi dei suoi successi sulle spalle di un fuoriclasse (Cavani), di un terzetto di campioni (Hamsik, Pandev, Insigne), di qualche ottimo giocatore (Inler, Behrami, Zuniga e Maggio) e infine su quelle degli importantissimi “gregari”. Dopo lo splendido goal di sabato scorso, è aumentato tra i tifosi partenopei il rimpianto per il mancato rinnovo di uno di essi, Hugo Armando Campagnaro.
Un altro giocatore che ogni domenica, senza proclami, si carica il Napoli sulle spalle è senza dubbio Morgan De Sanctis. Ultimamente l’esperto portiere abruzzese alterna grandissime prestazioni a momenti di pura follia calcistica (le uscite scriteriate di Firenze e di Roma potevano essere pagate in maniera ancora più salata dagli azzurri, ma la prodezza sfoderata al “Tardini” su un tiro a botta sicura di Sansone valeva da sola il prezzo del biglietto). Ma ciò che l’ex calciatore di Siviglia, Galatasary, Juventus e Udinese ha dato negli ultimi quattro anni e continua a dare tuttora al Napoli è un contributo impagabile. L’indiscutibile professionalità, l’attaccamento alla maglia, la contagiosa allegria e la profonda onestà fanno di De Sanctis uno dei giocatori-chiave del gruppo capitanato da Walter Mazzarri.
FINALMENTE IL RINNOVO- Ancora non c’è l’ufficialità, ma in pratica la società partenopea ha deciso di rinnovare il contratto del suo portierone in modo che il buon Morgan chiuda in Campania la sua ottima carriera e magari già dalla prossima stagione faccia da chioccia a un giovane portiere da lanciare con calma in prima squadra (Mattia Perin, Milan permettendo, è l’indiziato numero uno).
Ben vengano i volti nuovi, i giovani dal roseo futuro e il ricambio generazionale. ma è altrettanto giusto (anzi doveroso!) premiare la serietà e le capacità di uno splendido trentacinquenne come Morgan De Sanctis che ha fatto, sta facendo e farà la storia del Napoli.
Marco Soffitto