Una sconfitta pesante, pesantissima. Una figura del genere a livello internazionale, nessuno l’avrebbe immaginata. Almeno non in questo modo. Prendere tre reti in casa da una squadra che non è certo nè il Barcellona, nè il Manchester, e non farne nemmeno una è decisamente mortificante.
Un Napoli che regala ancora una volta l’intero primo tempo alla squadra avversaria. Nel secondo, con l’ingresso di Hamsik, prova a reagire e qualcosa in più meritava. Ma sbaglia, sbaglia tanto. Davanti, poco concreto e troppo sprecone. Dietro, vulnerabile e maldestro in tutti e tre i gol subiti.
La cosa che fa più rabbia, però, è la mancata cattiveria, la voglia di vincere che non si è vista. Molli su ogni pallone, poca convinzione, non una partita da Napoli, dalla grande squadra che aveva dimostrato di essere in altre occasioni.
Premettendo che l’Europa League non è una competizione da poter assolutamente snobbare- torneo prestigioso e alla portata del club di De Laurentiis, quanto meno per fare bene- l’obiettivo dichiarato da inizio anno, si sa, è il campionato, ma perdere in questo modo può essere deleterio anche per la corsa scudetto.
Gli azzurri, infatti, venivano da sette risultati utili consecutivi e avevano acquisito una certa consapevolezza. Consapevolezza che non deve essere buttata via dopo questa partita, perchè la Juve è lì a 5 punti e il Napoli non può permettersi ancora di sbagliare. Non ora, non in questo momento cruciale: non con il primo marzo alle porte.
Gli uomini di Mazzarri devono reagire e subito, trasformare la delusione in qualcosa di positivo. Dimostrare di avere ancora fame, di voler essere grandi e subito. Domenica, giovedì contro il Viktoria Plzen ed il primo marzo…