Ai microfoni di Radio Marte Sport Live è intervenuto il direttore del CdS Paolo De Paola: “Jeppson appartiene alla Napoli degli anni ’50. Fu il primo trasferimento per 100 milioni, era un signore, soprattutto fuori dal campo, aveva grande eleganza, ed è rimasto nel cuore dei napoletani per questo“. Sull’eliminazione in Europa: “Voglio fare una riflessione più ampia. L’Italia ha dimostrato che quando c’è la mentalità e l’organizzazione tutto può accadere, basta vedere il Milan di Allegri come ha battuto il Barcellona con una squadra nettamente inferiore. Il campionato italiano ha subito una grande metamorfosi, svoltando verso il gioco corale. Ormai una squadra organizzata vince sempre contro una squadra non organizzata. Tornando al Napoli, gli azzurri hanno le capacità per competere in entrambe le competizioni, ed i troppi impegni non sono un alibi non valido. Bisognerebbe fare affidamento su più di 12-13 giocatori, bisogna dare semplicemente più fiducia alle seconde linee. Il Napoli ha bisogno di giocare sempre col coltello tra i denti, con la mentalità giusta, e contro il Viktoria questa mentalità non si è mai vista, nè all’andata nè al ritorno“. Sulla probabile designazione di Rizzoli per il big match del 1° marzo: “Per noi del CdS è un errore, perchè è un ottimo arbitro ma recentemente ha convinto poco e vuole apparire protagonista sempre, anche quando ha fatto l’arbitro di porta. Specie dopo il caos di Pechino non scenderà in campo sereno, perciò mi chiedo se sia opportuno designarlo, lì in Cina il Napoli fu nettamente penalizzato, nei 90 minuti e nei supplementari. Anche in Catania-Juve era presente. Così come Rizzoli anche Damato per Udinese-Napoli è una designazione sconveniente per i precedenti, mentre invece ci sono altri arbitri che non hanno precedenti negativi con il Napoli“.