SERIE A TIM 2012-2013
26a Giornata
Stadio Friuli, Udine
UDINESE v NAPOLI 0-0
Le pagelle
DE SANCTIS 6 – Serata abbastanza tranquilla e senza particolari affanni, contro gli spauracchi Muriel e Di Natale. Si esibisce in una rischiosa uscita fuori dall’area per arginare proprio il colombiano ma per il resto è calma piatta.
CAMPAGNARO 6,5 – Dalle sue parti si aggira Di Natale, che è sicuramente molto più vivace nel primo tempo che nel secondo, ma l’italo-argentino lo controlla bene non offrendogli mai terreno fertile se non in un’unica circostanza nel primo tempo. Non partecipa all’azione offensiva come sovente accade, preferendo vigilare diligentemente le possibili ripartenze del friulani. Scelta saggia e fruttuosa.
CANNAVARO 6,5 – Non avendo punti di riferimento preferisce andare a caccia di Muriel in mezzo al campo, uscendo spesso fino alla propria trequarti per disinnescare l’estro del colombiano. Di testa è sempre presente, spazzando via quello che può avere odore di pericoloso e chiude la gara come un supporto aggiunto al peso offensivo azzurro, alla vana ricerca della rete decisiva.
BRITOS 6,5 – Anche l’uruguaiano se la cava più che sufficientemente, chiudendo in varie circostanze su Pereyra, colui che incrocia spesso nella prima fase di gara. Nella ripresa gli tocca anche fronteggiare Di Natale in un pericoloso uno contro uno, ma se la cava ottimamente. Per il resto, una gara senza sbavature ed è una buona notizia, considerate le ultime uscite.
MESTO 6 – Parte malissimo, concedendo un’occasione da rete a Pasquale, ma si riscatta subito dopo mettendo un cross delizioso su cui Cavi ed Insigne arrivano tardi all’impatto. Altrerna qualche buon traversone a qualche svirgolata di troppo, ma ha il merito di tenere basso Pasquale sul quale, a lla distanza, prende le misure rendendolo innocuo. Ciò nonostante, poteva fare qualcosa di più.
BEHRAMI 6,5 – Passa il primo tempo a corricchiare per il centrocampo, spesse volte saltato dai lanci lunghi dei friulani. Molto meglio nella ripresa, quando si rimbocca le maniche e alza la linea del pressing, recuperando e raddoppiando a più non posso e sobbarcandosi la mole di lavoro sporco lasciata in dote da Inler, sostituito a gara in corso. Rimane un elemento imprescindibile e preziosissimo tatticamente.
INLER 5 – Altra prova abbastanza incolore dello svizzero, che riesce quasi mai a prendere in mano il pallino delle operazioni, ed in quelle rare volte che riesce, od almeno tenta, trova sulla sua strada Badu che chiude ogni varco utile. Prova un paio di conclusioni dalla distanza senza convinzione, e nella ripresa dopo un pò di trotterellare senza meta, viene richiamato in panchina da Mazzarri.
ARMERO 7 – La bella sorpresa della serata. La spina nel fianco costante nella difesa dell’Udinese e capace di mandare in crisi Basta, uno dei terzini più in forma del campionato, mettendolo sotto sia sulla quantità che sulla qualità. Le occasioni migliori degli azzurri portano la sua firma; prima mette in condizioni Hamsik di schiacciare a rete, trovando Padelli pronto alla risposta, nella ripresa serve Cavani che spreca a due passi dalla rete. Evidentemente l’aria del Friuli gli fa ancora bene.
HAMSIK 5,5 – Ha sulla testa il pallone del vantaggio, ma trova i riflessi di Padelli a negargli la gioia del gol, e nella ripresa svirgola una delizia firmata Insigne. Episodi a parte, la sua partita è un misto di cose buone ed altre meno. Parte da mezza punta e finisce da mediano, ma è l’unico che propone uno stralcio di manovra, cercando di portare avanti qualche pallone utile, ma di contro troviamo una buona percentuale di imprecisione nelle sue giocate.
INSIGNE 6 – Parte sulla solita posizione di esterno sinistra, cercando il varco buono per scardinare l’attenta difesa bianconera. Punta spesso Benatia ed Herteaux poco più tardi, cercando la sortita personale e favorendo l’ingresso di Armero sui binari esterni, un tandem che sembrerebbe funzionare. Nella ripresa, infatti, il talento di Frattamaggiore inventa per Hamsik che spreca da buona posizione, e da quel momento in poi avanza il suo raggio d’azione sia in ampiezza che in profondità, diventando il terminale offensivo del Napoli, ma con scarsi esiti.
CAVANI 4,5 – Il Cavani migliore avrebbe segnato in almeno due delle tre occasioni che gli sono presentate stasera. Il bottino serale è davvero magro: un tap-in fallito per un questione di centimetri ed una svirgolata nel primo tempo, il tap-in sbagliato nella ripresa. E’ ovvio che un calco di forma atletico ci può stare, come è altresì chiaro che un Napoli senza il miglior Cavani non è la stessa cosa, sperando di ritrovarlo venerdì sera.
PANDEV 4,5 – Il suo ingresso non sposta più di tanto gli equilibri. La sua unica giocata degna di nota è la sponda che consente ad Armero di entrare in area e subire un presunto fallo da Basta. Per il resto la sua presenza in campo è ectoplasmica, una facile preda per Danilo e la difesa udinese che non hanno difficoltà a controllare.
DZEMAILI S.V. – Entra ad una manciata di minuti dalla fine, pertanto in giudicabile.
ZUNIGA S.V . – Vedi Dzemaili.
MAZZARRI 5,5 – Ci si aspettava un Napoli voglioso di riscatto, per cancellare il disastro di Plzen e di rimettere nel mirino la Juventus, e peggio di Plzen era davvero difficile fare. E’ mancata la fantasia del reparto avanzato, a causa dei tanti, troppi giocatori in stato di forma abbastanza insufficiente, Cavani su tutti.
Sceglie bene le due fasce laterali, con Armero sugli scudi, ma a questa squadra è mancato davvero il mordente per portare a casa tre punti d’oro dal Friuli, contro un Udinese non certo impenetrabile. Venerdì sarà la prova ultima per le ambizioni Scudetto, e c’è ancora tanto da lavorare.