Arrivato in sordina e persino tra qualche polemica di troppo, ma desiderato e richiesto espressamente da Walter Mazzarri, che quando chiede qualcosa difficilmete sbaglia, Valon Behrami è diventati uno degli idoli del popolo azzurro, riscattando in pieno le critiche di un’operazione di mercato che sembrava incompresa.
Valon Behrami, nome che già somiglia a quello di un guerriero d’altri tempi, un pò teutonico un pò arabo, è invece di passaporto svizzero e di mestiere fa il calciatore, sì il calciatore ma se il nome dice chi siamo di lui dice che in campo è un vero gladiatore. Mediano vecchia scuola, di quello che corre e spinge, e quando gli altri sono in affanno lui è già dall’altra parte a recuperare palla inseguendo l’avversario come se gli avesse strappato via quel che di più caro aveva al mondo. Giocatore solido dalla personalità infinita e capace di non vivere inibizioni da grande sfida o da grande avversario, per lui il ragazzo di una squadra di Serie D dell’amichevole infrasettimanale o il fuoriclasse della squadra più forte d’Italia ed ex campione del mondo non fanno differenza, sono solo un avversario al quale per novanta minuti bisogna ringhiare dietro ad ogni passo.
Da vero guerriero vive le grandi sfide con passione e voglia di fare bene, di uscire dal campo stremato e ancor di più se vi si esce sconfitti, perchè vuol dire che si è dato tutto ma che dall’altra parte avevano un qualcosa in più. L’ha fatto capire Valon a chiare lettere con un messaggio men che meno velato: “Pirlo, Vidal e Marchisio? Io sono pronto. Le singolar tenzoni conteranno molto, più ne vinceremo e più saliranno le nostre possibilità di mettere ko la Juve”.
Frase precisa perchè Valon, che di fianco avrà un altro lottatore elvetico, ma dai piedi buoni come Gokhan Inler, è pronto a quella che sarà la sfida nel cuore della sfida tra guerrieri coraggiosi ed eleganti, fulcro e anima delle rispettive squadre, due centrocampi tra i più forti d’europa. La sfida nobile e di prestigio con quel Arturo Vidal che è tanto simile a lui non lo inibisce, ma come per i grandi combattenti è da stimolo o lo spinge a dare il meglio di se.
E chi se non uno come Behrami poteva prendere da stimolo le parole di chi a Napoli non è stato guerriero ma persino Re, come Diego Armando Maradona: “Sapere che lui ci segue e tifa per noi, è un segnale importante. Al pari delle sue parole. Come ha detto lui, la Juve è più concreta e allora noi l’attaccheremo con criterio. Mazzarri bravo a stemperare le tensioni in eccesso, il San Paolo unico nella sua spinta”. E Per Valon quale notte potrebbe essere migliore per suonare la carica e dare la spinta se non quella che è la sfida più ardua!
Fonte: Il Corriere dello Sport