Una delle questioni più importanti per il futuro del Napoli è legata al contratto di Walter Mazzarri, in scadenza a fine stagione. Il tecnico di San Vincenzo, nonostante nelle ultime quattro partite non abbia portato a casa i tre punti, è il condottiero, a questo punto della stagione, di un Napoli da 53 punti e, secondo la statistica, ed i numeri non sbagliano quasi mai, non c’è Napoli che, dal campionato unico ad oggi, abbia conquistato così tanti punti dopo 27 giornate di campionato.
Nel caso in cui dovessimo assegnare tre punti per le vittorie, e non due (come si usava a quei tempi), alle annate più importanti della storia del Napoli, il Mago Walter, secondo Il Mattino, scivolerebbe al quinto posto. La graduatoria direbbe che al primo posto c’è il Napoli della stagione 87/88 (60 punti); il Napoli delle stagioni 88/89 e 89/90 (56 punti) e infine il Napoli del primo scudetto (nel 1986/87, 54 punti).
Ma nei fatti, con la vittoria che valeva “solo” due punti, l’ex tecnico della Sampdoria non ha rivali. Men che meno se prendessimo in considerazione solo gli allenatori del post-Maradona. Nessuno meglio di lui. Grazie a ciò, rinnovo o meno, resterà per sempre nella storia del Napoli. E Napoli, con tutti i difetti che può possedere Mazzarri, non lo dimenticherà tanto facilmente.
Altri numeri a testimoniare la grandezza di questa stagione del Napoli di Mazzarri sono è che i Partenopei hanno ancora un 2013 da immacolato. Zero sconfitte nelle 9 gare di campionato giocate a gennaio e febbraio. Una striscia di imbattibilità che arriva fino a 10 se si aggiunge l’ultima gara del 2012 vinta a Siena. Un altro dato importante riguarda la difesa azzurra che è la seconda d’Italia. De Sanctis ha incassato 22 reti (inviolato per ben 11 volte), 4 in più di Buffon.