Emanuele Calaiò e Pablo Armero sono due giocatori che, negli anni passati, sono stati protagonisti di grandi stagioni e, con il loro acquisto, il Napoli, sembrava aver finalmente allungato un po’ la panchina. Finalmente la coperta non era più corta, finalmente il turn over di Mazzarri poteva essere attuato sicuri di aver un buon risultato.
Naturalmente, però, una volta a Napoli, i due neo acquisti, hanno dovuto imparare i dettami tattici del mister, condizione necessaria per far parte del progetto azzurro. E allora, eccoli lì, in allenamento, ad applicarsi anima e corpo in ciò che gli chiedeva Mazzarri. Poi, l’arrivo dell’Europa League, ed il giocare ogni tre giorni, ha dato la possibilità ai due di sparare qualche cartuccia. Purtroppo, non hanno convinto Mazzarri.
Ora, soprattutto Calaiò, sembra essere caduto nell’ombra, stile Vargas. Mazzarri ha addirittura ammesso che l’ex Siena non ha attitudini al gioco azzurro. Armero, invece, qualche buon lampo l’ha lanciato e potrebbe avere la propria chance contro il Chievo Verona, domenica pomeriggio.
Calaiò ed Armero, 7 milioni in due. Non sono spiccioli, soprattutto di questi tempi. Sono due ottime riserve, sono un patrimonio del Napoli e come tale vanno sfruttati a pieno.