Era stato lui a realizzare la rete del successo azzurro (su assist di Zuniga), contro il Chievo nella gara di andata. Gol giunto dopo il capitombolo in casa della Juventus, che restituì ai compagni sorriso e autostima per riprendere la corsa. E anche questa volta tocca a te, caro Marek, perchè domenica è atteso il bis. Il Napoli rincorre una vittoria che manca dal due febbraio. Una vittoria per consolidare il secondo posto in classifica, ma anche per far capire alla Juve che alle sue spalle non c’è intenzione di mollare. E se non fosse possibile centrare il bersaglio personale, lo slovacco è chiamato a fornire l’ennesimo assist ai suoi. Non a caso, l’ultimo gol di Cavani in campionato (a Firenze) scaturì da un assist di Hamsik.
Lo slovacco ha voglia di riportare i suoi alla vittoria, gasato da quella fascia di capitano al braccio che Cannavaro, assente, ben volentieri gli affida. Certo, anche Hamsik è reduce da un lungo digiuno. Ma il suo è solo dipeso dalla bravura dei portieri avversari: con la Samp, infatti, fu l’estremo difensore Romero a negargli la gioia del gol deviando la sfera con la punta delle dita della mano sinistra; con la Juve, invece, è stato Buffon a sventargli un paio di iniziative. Domenica dovrà affrontare gli avversari su di un campo, il Bentegodi, che risveglia in lui dolci ricordi ma solletica anche continue rivincite. Cinque sconfitte e cinque vittorie: questo il bilancio personale di Hamsik. La prima delusione arrivò quando aveva diciotto anni, quando Cavasin alla guida del Brescia lo fece esordire in casa del Chievo Verona il 20 marzo del 2005, ma i lombardi furono sconfitti per 3 a 1. Altri dispiaceri dai veneti Marek li ha subiti poi nel corso degli anni con la maglia del Napoli. Per questo, ogni volta che si trova al cospetto del Chievo Verona, Hamsik tira fuori un’insolita rabbia agonistica.
Ora per tornare ai tre punti, il Napoli confida nel giovane capitano in seconda. Tocca dunque a Marek Hamsik caricarsi la squadra sulle spalle e trascinarla alla vittoria. Ma non è la prima volta che gli succede e, neanche adesso, intende tradire le aspettative.
Fonte: Corriere dello Sport