Dopo mesi di tira e molla e di critiche e avvisi dall’UEFA finalmente cominceranno i lavori di ristrutturazione del San Paolo. Dalla settimana prossima, a seguito dei permessi indispensabili che dovrà rilasciare il Comune di Napoli e dell’espletazione delle formalità della gara d’appalto, partiranno dunque i tanto sospirati e indispensabili lavori di ristrutturazione del San Paolo, così come richiesto numerose volte dall’UEFA nel corso dell’attuale stagione.
Quella del Napoli e del San Paolo, ma soprattutto degli addetti ai lavori, sarà una vera corsa contro il tempo. In un tempo massimo di tre mesi, infatti, i lavori dovranno essere conclusi per poter avere tutta la certificazione in regole ed avere il San Paolo quale dimora del Napoli per le notti europee della prossima stagione. La richiesta formale per ottenere la licenza UEFA alla FIGC dovrà essere presentata entro il 30 aprile, mentre lo stesso organo europeo ha indicato quale termine ultimo dei lavori il 30 giugno.
Viste le esigenze e i tempi brevi la società del Napoli si accollerà l’ammontare delle spese di ristrutturazione dell’impianto, che ricordiamo essere di proprietà del Comune di Napoli. Il Napoli, da sempre disponibile ad assumersi l’onere dei lavori e dei costi, riceverà il rimborso dal Comune attraverso una riduzione dei canoni di fitto spettanti allo stesso. L’import.o totale, condiviso sia dalla società di De Laurentiis che dagli uffici di Palazzo San Giacomo, ammonta all’incirca a 1 milione e 350 mila euro.
Il programma dei lavori, che saranno divisi in due fasi, è condiviso anche esso da entrambe le parti e prevede la ricostruzione dei tutti servizi igienici, il ripristino delle condizioni di sicurezza dell’impianto, la verifica e la sostituzione dei “cupolini” della copertura dello stadio che lasciano cadere acqua piovana, il ripristino degli intonaci pericolanti che provocano caduta di calcinacci, la sostituzione completa delle caditoie, la sicurezza della tribuna stampa, soprattutto in caso di pioggia, il regolare assetto delle vie di fuga per consentire il corretto deflusso degli spettatori, e la risistemazione di tutti i seggiolini nei vari settori dello stadio.
Fonte: Il Mattino