«Mio padre mi ha sempre criticato. Per lui non gioco mai bene». Lo ha detto Lionel Messi. L’attaccante argentino, stella del Barcellona, rivela: «Quando ero piccolo – le sue parole a ‘TyC Sports’ – e magari segnavo quattro gol in una partitella mio padre non mi faceva mai i complimenti. Cercava sempre in qualche modo di criticarmi. Questo mi ha portato a migliorare sempre di più e ad essere molto esigente verso me stesso». Sui suoi idoli sportivi: «Ammiro Kobe Bryant, Djokovic, Federer, Nadal e Del Potro. Quando ero giovane al Barça mi hanno aiutato molto Sylvinho, Deco, Motta, Milito e Ronaldinho».
ARGENTINA E BARCA – Un commento anche sull’Argentina e sul Barcellona: «In Nazionale giochiamo un po’ come il Real Madrid: aspettiamo il momento giusto e poi cerchiamo di colpire. Ma abbiamo anche l’arma del possesso palla. Con il Barcellona è difficile affrontare squadre che si chiudono in difesa e non lasciano spazi per attaccare: è successo con il Real, con il Milan, con l’Inter di Mourinho. Certe volte paghiamo il fatto che non sappiamo giocare in un altro modo».
Fonte: corrieredellosport.it