Una cosa è certa: per le ultime nove partite di campionato è consigliato a tutti i tifosi del Napoli di farsi assistere dal proprio cardiologo di fiducia. Quello contro l’Atalanta degli ex Pierpaolo Marino e German Denis, infatti, è stato un match in cui si è visto di tutto…addirittura una squadra che con un solo tiro verso la porta avversaria è riuscite a segnare due volte!
BENTORNATO NAPOLI!- La squadra di Walter Mazzarri, dopo ben oltre un mese di assenza ingiustificata, è tornata in se stessa e i tre punti guadagnati contro l’undici di Colantuono sono fondamentali per più di un motivo: innanzitutto perché consentono agli azzurri di prendere una boccata d’ossigeno, di trovare nuova linfa e voglia di lottare e soprattutto di non cadere in un vortice di scoramento, delusione e paura. In seconda istanza, Cavani e soci non hanno battuto solo i nerazzurri bergamaschi ma anche la sfiga nera che (al di là dei molti demeriti degli azzurri) in questo periodo gravita su Castel Volturno: la voglia di portare a casa il risultato pieno alla fine ha prevalso su tutto il resto e sarebbe il caso che questa cattiveria sportiva il Napoli se la portasse dietro fino alla fine del campionato. Ma soprattutto, i tre punti conquistati ieri sono di platino perché gli azzurri hanno sciorinato finalmente il buon calcio mazzarriano di sempre (pratico e sicuro in fase difensiva, altamente spettacolare e concreto dalla cintola in su) e hanno consentito ai tenori di sbloccarsi.
L’UOMO IN PIU’- Non è ancora ufficiale, ma forse si può già dire: il Napoli per la prima volta negli ultimi venti anni non ha preso un “pacco” dall’Udinese. Ebbene si…dopo i vari Raffaele Sergio, Fabio Rossitto, Fabio Quagliarella e Gokhan Inler (non proprio degli affaroni se ci atteniamo al discorso qualità – prezzo – rendita) finalmente il club di Aurelio De Laurentiis ha pescato il friulano giusto da portare alla corte di Mazzarri. Parliamo ovviamente di Pablo Armero che ieri pomeriggio, pur partendo dalla panchina, ha cambiato marcia ai suoi: forza fisica, velocità e ottima tecnica fanno del ventiseienne colombiano un titolarissimo in più per questo difficile finale di stagione. L’ex bianconero è arrivato all’ombra del Vesuvio in punta di piedi, ma le sue qualità e la sua allegria stanno gradualmente conquistando tecnico, spogliatoio e tifosi. Maggio è avvisato…
Marco Soffitto