Il giovin signore del gol sta crescendo e bene: e tra il bastone e la carota di Francesco Guidolin, è venuto fuori un Muriel da coccolare.
Il Napoli ne rimase incantato nella passata stagione, a Lecce: e cominciò a prendere informazioni tecniche.
Poi il ragazzo è tornato alla casa-madre, a Udine, ed i rapporti amicali, fraterni, tra Aurelio De Laurentiis e Giampaolo Pozzo possono favorire il viaggio sulla tratta con il Friuli. Va rivisto, va atteso, va lasciato crescere, va domato nel suo istinto ancora fanciullesco: però, stavolta, pur tra mille peripezie, un infortunio che lo ha fermato e un uso controllato, è arrivato a quota sei.
Ha dimostrato, in assenza di Totò Di Natale, di poter fare anche reparto da solo; e poi ha confermato, in presenza di Totò Di Natale, di saperne essere degna spalla.
E’ colombiano e quindi avrebbe Zuniga e Armero pronti ad accoglierlo per inserirlo; ha una stazza imponente almeno quanto il talento; ha ventidue anni appena; ha comunque un costo significativo, ma con i Pozzo gli affari, in passato (anche recente) hanno prodotto comunque risultati: in quel caso, non ci sarebbe neanche da accomodarsi per dare ufficialmente il via ad una trattativa.
Basterebbe una telefonata, la manifestazione di interesse e una chiacchierata tra due presidenti che si stimano a prescindere. Muriel è nel «movimento delle cinque stelle» da tener presente: il nuovo che avanza, insomma.
fonte: Corriere dello Sport