Mazzarri all’Inter è un’idea che rimane, una ipotesi legata agli sviluppi della stagione e quindi ai risultati e dunque al destino di Stramaccioni: un giorno, quando i giochi saranno fatti e le nuvole dell’incertezza si saranno dissolte, si capirà, avendo ben presente – però – ciò che sta accadendo a Napoli.
L’investitura per un’investitura che s’avverte è nella frase di Massimo Moratti d’un annetto fa, un giudizio che sa di apprezzamento privo d’una data di scadenza: «Un conto è avere grandi giocatori e un conto è farli giocare anche bene. Complimenti» . Le stagioni sono scivolate via senza strappi decisivi: il Napoli è secondo e in corsa per la Champions e se l’Inter dovesse essere costretta a rivedere i propri piani, l’ammirazione del marzo 2012 riemergerebbe d’incanto.
Ma il calcio è universale e dalla Russia hanno avanzato domandine più o meno impertinenti, restando sul vago ma sino a un certo punto, informandosi sull’eventuale interesse ad un’esperienza “diversa”. Ma non c’è solo l’Est: il mercato, adesso, si agita sotto i veli della riservatezza in qualsiasi angolo del mondo – dunque pure in Inghilterra ed in Germania, soprattutto lì – ed il passaparola s’è diffuso e qualcosa s’è svelato. Ma il Napoli e Mazzarri erano ancora sostanzialmente accomodati nell’incertezza in quel bunker “silenzioso”.
Fonte: Corriere dello Sport