Quando domenica nell’anticipo di mezzogiorno, in tv si è visto Balotelli piantarsi sul pallone impedendo all’avversario di battere una punizione a centrocampo, nella mente di moltissimi tifosi del Napoli è scattata la parola “GIALLO!!” e infatti in brevi attimi l’arbitro ha sventolato il cartellino in faccia al buon Mario che ha così salutato la possibilità di giocare la sfida di domenica, fondamentale in ottica secondo posto.
E ora dunque, senza il cannoniere Balotelli, quale Milan attende il Napoli?
In realtà io non condivido l’ottimismo smodato per l’esito della partita basandomi sull’assenza del centravanti rossonero, che pur importante nella rimonta milanista è arrivato quando la squadra di Allegri aveva già infilato una lunga serie di risultati positivi a partire proprio dalla tredicesima giornata d’andata, Napoli-Milan 2-2. E’ stata quella la chiave di volta della stagione rossonera, con la squadra di Allegri, che pur grazie a una serie di errori sotto porta e orrori difensivi del Napoli, che riusciva a rimontare due gol con Robinho ed El Shaarawy, e bene dove era Balotelli allora se non al Manchester City?
Pur riconoscendo l’estro e l’imprevedibilità di Balotelli, la sua presenza in campo è comunque un elemento polare nello sviluppo della manovra della squadra di Allegri, che porta a passare per i piedi e la testa dell’attaccante bresciano, non a caso la mobilità e i movimenti in verticale di El Shaarawy (forse contemporaneamente ad un calo di forma) ne sono risultati fortemente penalizzati sia sotto il profilo della produzione di gioco che in termini di realizzazioni.
Per queste considerazioni, il Milan che scenderà in campo domenica avrà come terminale offensivo Pazzini, bravissimo in genere nel gioco di sponda per favorire gli inserimenti dei compagni (che saranno El Shaarawy e Boateng) rendendo di fatto un 3 vs 3 la sfida attacco-difesa, senza dimenticare i possibili ingressi in corsa di Niang (dotato di qualità atletiche prorompenti) e Robinho (che ha numerosi felici precedenti contro la difesa azzurra).
Il Napoli dovrà dunque cercare di inaridire la fonte del gioco milanista, Montolivo, senza per questo snaturarsi o rinunciare ad attaccare una difesa che in stagione si è dimostrata più volte vulnerabile sia sulle palle inattive che nelle ripartenze veloci, queste ultime vera specialità di casa Napoli. Un risultato positivo potrebbe davvero mettere in ghiaccio la piazza d’onore anche in vista di un calendario che nelle ultime sei giornate non presenterà ostacoli insormontabili per gli azzurri, ma è ancora presto per guardare così avanti, la sfida vera è domenica sera.
Andrea Iovene
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