Tra Mourinho e la finale di Champions c’è il Borussia Dortmund. Potrebbe rivedersi la stessa scena del 2010: lo Special one che alza la coppa al cielo e poi sparisce nella notte, per firmare un altro contratto e sedersi su un’altra panchina. Lui pensa al presente, però. Parla del Napoli con «Il Mattino» anche perché in questa squadra gioca uno dei suoi “ragazzi”, quel Pandev che nel gennaio 2010 arrivò all’Inter dopo essere stato emarginato dalla Lazio e diventò un attaccante importante per la squadra nella stagione del Triplete rimasto nel cuore dei tifosi nerazzurri, come in quello di Mou.
Lui ha visto il gol di Pandev al Milan nella partita di domenica scorsa, segnato quasi con l’orgoglio dell’ex. E lo esalta. «Quando Goran segna e vince, io sono felice. Merita tutto perché è un grande uomo». Mourinho invia questo messaggio con affetto sincero, non sono parole di circostanza. È un estimatore del macedone da sempre, sono rimasti in contatto in questi anni. Quando è deflagrata la polemica – l’ennesima – tra l’allenatore portoghese e la Fifa sulla votazione per il tecnico Pallone d’oro 2012 («C’è chi ha detto di avermi dato la preferenza però non risulta»), Pandev, capitano della Macedonia, ha confermato: «Ho votato per Mourinho e il mio voto non compare». Altri l’avrebbero fatto? «È un grande uomo. Mi dispiace tanto per la mia Inter però sono felice per Goran». Il passato che torna, sempre.
Pandev ha recuperato le energie quando è partito lo sprint per il secondo posto. Prezioso il gol al Milan, inalterato è rimasto il vantaggio sui rossoneri – 4 punti – a sei giornate dalla fine del campionato e il Napoli è il grande favorito per l’accesso diretto alla Champions League 2013-2014, a un anno dalla prima esperienza, conclusa il 14 marzo 2012 a Stamford Bridge, il campo del Chelsea che avrebbe poi vinto il trofeo. «Se Pandev e il Napoli continuano così, arriveranno in Champions. Perché la Champions è il loro habitat». Parola di Mourinho, uno che conosce bene questo “habitat” perché ha vinto il trofeo con il Porto e l’Inter, sfiorandolo con il Chelsea. Vorrebbe conquistare il prossimo a Madrid.
Lo Special one ha sfidato il Napoli in campionato, da allenatore dell’Inter. Alla vigilia dell’ultima sfida nel 2010, prima che i nerazzurri vincessero tutto e che Josè si trasferisse al Real Madrid, vi furono polemiche con Mazzarri e De Laurentiis. Tutto dimenticato. I complimenti che arrivano al Napoli attraverso «Il Mattino» sono sinceri. «Magari tornerò a Napoli nella prossima stagione per una partita di Champions». E l’augurio che si fanno soprattutto i tifosi azzurri perché sarebbe storica la seconda qualificazione in tre anni nella massima competizione europea. Già, ma eventualmente Mourinho su quale panchina siederà?
Affiora puntualmente la nostalgia verso l’Inter nei discorsi di Josè, che in alcune interviste televisive aveva alle sue spalle la maglia nerazzurra, considerata prezioso cimelio, ma questa squadra non parteciperà alla prossima Champions. Ci sono i messaggi che lancia il Paris St. Germain, la squadra dove gioca un ex azzurro, Lavezzi. L’asso di questo Napoli, Cavani, potrebbe diventare un giocatore della squadra di Mourinho. Quanto fa trapelare l’entourage del Matador è chiaro: il giocatore vorrebbe indossare la maglia del Real, la squadra più amata dai sudamericani. Attento agli sviluppi della vicenda-Cavani è Leonardo, il direttore generale del Paris St. Germain.
Fonte: Il Mattino