Napoli v Cagliari 3-2, le pagelle

napolicagSERIE A TIM 2012-2013
33a Giornata
Stadio San Paolo, Napoli
NAPOLI v CAGLIARI 3-2

Le pagelle

 

ROSATI 5,5 – Il tiro di Ibarbo è sicuramente potente, ma non troppo angolato. Purtroppo l’estremo difensore azzurro non è abbastanza reattivo nella risposta. Sul tiro di Sau, invece, si fa trovare nella cosiddetta “terra di nessuno”. Bravo l’attaccante, per carità.

 

GAMBERINI 6,5 – Dalle sue parti si aggirano sia Nenè, quando emigra dalla zona centrale che Thiago Ribeiro. Se la sbriga con disinvoltura, anche quando costretto ad uscire per andare a chiudere sull’esterno, negli spazi lasciati incustoditi da Maggio. Esce per esigenze di modulo, ma la sua è una prova solida.

 

CANNAVARO 6,5 – Si propone come primo regista della squadra, scavalcando spesso il centrocampo con lanci lunghi talvolta precisi. Nenè è un cliente scomodo, per il suo movimento su tutto il fronte d’attacco, ma quando transita in zona centrale lo controlla con le buone e spesso con le cattive. Partecipa all’azione del secondo gol azzurro con una sassata che chiama alla risposta Agazzi.

 

BRITOS 6 – Ibarbo lo va a cercare spesso, perché sa bene che il suo passo è nettamente più veloce di quello dell’uruguaiano dalla lunghe leve. Solo una volta si fa prendere lo spazio nell’uno contro uno, ma tiene botta fino alla fine, assorbendo anche il cambiamento di modulo imposto da Mazzarri.

 

MAGGIO 5,5 – Si propone spesso sull’out di destra, scendendo con costanza e mettendo alle strette un non irreprensibile Murru. Si perde però quando c’è da concretizzare quando prodotto, mettendo in mezzo palloni, senza lucidità, ma che potevano essere sicuramente meglio sfruttati. Sull’azione del go0l di Cavani, è davvero poco reattivo, e per poco non mette in fuorigioco il Matador, inoltre perde Ibarbo, facendosi saltare fin troppo facilmente dal colombiano, prima che questi batta a rete.

 

BEHRAMI 5,5 – Prestazione una spanna sotto i suoi standard. Si pone davanti alla difesa ma davanti a lui non c’è alcun filtro, comportando una certa libertà di azione per Ekdal e Nainggolan. Quando prova ad alzare il suo baricentro poi, le veloci ripartenze isolane trovano spazio fertile nelle sua zona lasciata giocoforza scoperta.

 

DZEMAILI 5,5 – Gioca sulla stessa linea di Behrami, dieci/quindici metri più avanti, e questa strana disposizione libera spesso le mezze ali del Cagliari, che possono così innescare l’attacco. In avanti però fa sentire la sua presenza, soprattutto nella prima frazione di gioco quando prova spesso il destro dalla distanza.  Tende poi ad evaporare alla distanza, pressando poco e tirando ancora meno, diventando nè carne nè pesce, fino alla sostituzione.

 

ZUNIGA 6,5 – Prestazione davvero solida del colombiano, che fa valere il suo strapotere atletico contro Perico, a cui lascia davvero le briciole. Arriva spesso sul fondo per il traversone senza mai disdegnare qualche inserimento palla a terra. Dietro, stringe bene quando occorre, lasciando Britos solo una volta nell’uno-contro-uno, potenzialmente letale, contro Ibarbo.

 

HAMSIK 6,5 – La sua è una presenza scomoda per i centrocampisti cagliaritani, dietro il quale lo slovacco occupa tutta la zona offensiva, sia palla al piede che in fase di non possesso. Cerca di duettare sia con Pandev che con Zuniga, mentre la sua partita è abbastanza “conflittuale“ con Cavani, con il quale si pesta i piedi in più di un’occasione. Segna il gol del primo vantaggio, con la complicità di Astori, ma è un gol frutto di uno schema bene orchestrato. Presenza imprescindibile.

 

PANDEV 6,5 – Nonostante non segni, il macedone si rende protagonista di una buonissima partita, nella quale si esalta con ottime giocate palla al piede, ma è anche bravo a catalizzare su di se l’attenzione dei centrali cagliaritani, lasciando più spazio e libertà agli inserimenti di Hamsik e Cavani. La confusione finale lo estranea un po’ dall’azione, lasciando la zona centrale a favore del tandem Calaiò-Cavani.

 

CAVANI 6,5 – Ci prova in tutti i modi a segnare, a costo di togliere soddisfazione ad Hamik, per tre volte meglio disposto alla conclusione. Favorisce il gol del vantaggio cagliaritano, steccando goffamente un rinvio, che diventa un invitante assist per Ibarbo. Così come sul gol di Sau, ove il nostro si trova a rincorrere, come un gregario qualsiasi, il folletto sardo. Si rifà qualche minuto dopo, quando capitalizza una delle tante occasioni prodotte ma non sfruttate. Ammonito per le solite proteste, salterà la trasferta di Pescara.

 

ARMERO 6,5 – Non fa rimpiangere il collega colombiano Zuniga, che fa retrocedere sulla linea dei terzini al suo ingresso. Conferma il suo brillante stato di forma, mettendo subito a ferro e fuoco il versante sinistro dell’attacco azzurro, su cui spingono sia lui, sia lo stesso Zuniga, per non palare di Insigne ed Hamsik. Per Perico un tormento dal primo all’ultimo secondo.

 

INSIGNE 6,5 – Mette la griffe su una partita altrimenti anonima. Prima della prodezza decisiva, qualche pallone perso, giocando poi lontanissimo dalla porta. Poi, quella sortita personale all’ultimo respiro, che può legittimare il secondo posto.

 

CALAIO’ S.V. – Troppo poco per poter incidere. Lo si vede in un tentativo di sforbiciata andato a vuoto. Almeno, è stato un eccellente amuleto.

 

MAZZARRI 6 – Recupera una gara inserendo Armero ed Insigne, ma il colombiano andrebbe proposto come titolare, con il passaggio di Zuniga a destra e relegando Maggio  temporaneamente in panca. Ilo centrocampo non convince del tutto e in attacco si continuano a commettere banali errori sotto porta. Non sempre si può vincere subendo due reti in casa. Contro l’Atalanta ed oggi è andata bene, ma sarebbe opportuno registrare qualche meccanismo dalla cintola in giù, per legittimare al meglio la seconda piazza in classifica.

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