De Laurentiis a Radio Deejay: "Spero Mazzarri resti

Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Deejay: “Bayern e Borussia? Sono due mentalità diverse: il Borussia cresce i suoi campioni in casa e soprattutto non si fa soggiogare dalla mentalità dei tifosi e fa maturare con calma i suoi giocatori. Il Bayern invece acquista i migliori talenti in giro e poi a ciclo finito li rivende al migliore offerente. Europa League? E’ una competizione che non porta soldi ma costringe i vari presidenti a cacciarli. La Champions invece porta tanti ricavi e pensare che tutto questo si potesse quadruplicare se le società gestissero la Champions. L’Europa League non crea proventi, rovina le squadre nei vari campionati nazionali perchè le logora fisicamente e porta pochi spettatori allo stadio. Annullando l’ Europa League ma portando 6 – 7 squadre in più per nazione in Champions, sarebbe tutto più spettacolare e fisicamente, abbassando il numero delle squadre in Serie A, nessuno ne risentirebbe troppo e i tifosi avrebbero meno spese e più possibilità di poter assistere alle partite allo stadio. In Europa manca un’uniformità di regole e di leggi che porta ad avere tante differenze nelle varie leghe calcistiche dei maggiori cinque paesi europei. Purtroppo l’Italia è ancorata alla nefasta legge Melandri che ha ucciso prima il cinema e poi il calcio. Top player per arrivare in Champions League? Non c’è nessun giocatore di 30 milioni che mi permette di arrivare in Champions per pareggiare il conto nel bilancio. Non c’è nessun capocannoniere in tutti i campionati europei che gioca in squadre che stanno per vincere lo Scudetto. L’attacco poi non è fondamentale, Guardiola per esempio, con il centrocampo vinceva le partite. Qui in Italia non si può giocare sempre lo stesso modo perchè vieni studiato e quindi bloccato tatticamente. Biennale a Mazzarri? Io glielo farei pure per 3 anni un contratto. Dopo 4 anni abbiamo capito però di avere due modi di concepire il calcio molto diversi tra loro. Io sono il nuovo, pieno di innovazioni e voglia di cambiare, lui invece è il calcio ed è tradizionalista. Gli voglio un grande bene, è una persona sincera e leale ma anche schietta e troppo educata, un signore”.