Gianluca Di Marzio: “Mazzarri ha scelto Dzeko. Per Benatia non c’è ancora l’accordo. Per Nainggolan lo scoglio è Cellino”

Gianluca Di Marzio: "Impossibile sapere se Cavani partirà. Per l'attacco piacciono tre nomi. Bigon forte su Pereyra"Gianluca Di Marzio, esperto di calciomercato della squadra Sky, parla ai microfoni di Marte Sport Live su temi riguardanti il mercato azzurro.

Benatia: “E’ un giocatore nella lista, ma non mi risultano ancora accordi, incontri. L’unica cosa che però si sa, è che c’è un giocatore, un difensore, che ha una priorità maggiore rispetto al difensore dell’Udinese“.

Nainggolan: “Col Cagliari non è difficile trovare un accordo, ma il primo step è quello di parlare con il presidente, Cellino, che attualmente è ancora agli arresti domiciliari. Lo scoglio è quello di trovare prima l’accordo con i rossoblu, nonché poi cercare di parlare con il presidente che si spera possa risolvere i suoi problemi. Lotito, Zamparini, Preziosi, Cellino stesso, sono presidenti che amano fare da soli le trattative, però nel Napoli, Bigon, ha un ruolo diverso, ha maggiore libertà d’azione. Naturalmente l’ultima parola resta al presidente, ma Bigon può fare di più rispetto ai suoi colleghi“.

Dzeko: “Mazzarri, nella sua lista dei possibili eredi di Cavani, ha inserito Dzeko tra le sue scelte, da qui a dire che si può fare ce ne passa innanzitutto perché non si sa se lui possa restare sulla panchina del Napoli“.

Mazzarri: “Da più parti si dice che Allegri abbia trovato l’accordo con la Roma, ma ci sono molte smentite, personalmente credo che Mazzarri può essere ancora il favorito della panchina giallorossa. La società, però, non sa ancora quando poter offrire all’allenatore. Mazzarri non fa una questione economica, lui ne fa una questione di ambizione. Lui è sempre stato molto chiaro, e hanno sempre detto entrambi che si sarebbero incontrati al momento dell’aritmetica raggiunta del posto Champions“.

Il mercato del Napoli non è ancora iniziato, non hanno ancora trattato, non hanno ancora intavolato trattative tanto meno incontrato qualcuno. Bigon non sta di certo a braccia conserte, ma siamo ai primi di maggio, è presto, poi dal momento in cui si conosce l’allenatore del Napoli allora Bigon si può muovere perché, di conseguenza, si possono intuire anche le richieste di uno o dell’altro allenatore“.

Sinceramente non vedo una crociata anti-Napoli da parte dei giocatori della nazionale. Il problema, diciamo così, è quello dei contratti, perché più diventi forte, più alzi l’asticella, più i giocatori che desideri sono forti, e succede che ci sono i famosi diritti d’immagine che diventano un blocco“.

Fonte: radiomarte.it

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